COMPORTAMENTO MANAGERIALE POSITIVO E PREVENZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

L’accordo quadro europeo sullo stress nei luoghi di lavoro, siglato nel 2004, definisce formalmente lo stress lavoro-correlato come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale […] conseguenza del fatto che alcuni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”. Lo stress lavoro-correlato è associato a costi molto elevati, tanto dal punto di vista individuale – salute fisica, psicologica e relazionale – che in ottica organizzativa. Si stima che fenomeni associati allo stress quali assenteismo, turnover e infortuni sul lavoro arrivino a costare alle economie europee fino a 20 miliardi di euro ogni anno. Ai costi facilmente riconducibili allo stress bisogna affiancare una lunga serie di costi nascosti e intangibili, che a lungo termine rischiano di avere un impatto significativo su reputazione, pubbliche relazioni, attrattività aziendale e clima organizzativo. Ne consegue la cruciale importanza di implementare interventi strategici per identificare e gestire le fonti di stress in ambito lavorativo. Feilder, Yarker e Lewis hanno proposto un modello che si concentra su una dimensione spesso trascurata nella trattazione teorica di riferimento: il Comportamento Manageriale Positivo (CMP).
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