“DIVERSAMENTE CGIL”, L’AUTOBIOGRAFIA DI ROBERTA LORENZONI PRESENTAZIONE MERCOLEDI’ 22 MARZO

“Diversamente Cgil” è l’autobiografia di Roberta Lorenzoni promossa dal sindacato pensionati Spi Cgil Modena per presentare appunto una carriera “diversa” dai tradizionali ruoli politici dei dirigenti sindacali, una carriera tutta interna al patronato Inca Cgil Modena e al Dipartimento nazionale Politiche Sociali.
L’autobiografia di Roberta Lorenzoni, 76 candeline il prossimo agosto, sarà presentata mercoledì 22 marzo alle ore 9.30 presso la Cgil di Modena (piazza Cittadella, 36). Presiede Alfredo Sgarbi segretario Spi Cgil Modena, saluto di Marzia Dall’Aglio della segreteria regionale Spi Cgil, interventi di Fulvio Fammoni (neo eletto presidente dell’Assemblea Generale Cgil nazionale, presidente Fondazione Di Vittorio e già segretario regionale Cgil con delega alla previdenza negli Anni Novanta) e da remoto Betty Leone (già componente segretaria nazionale della Cgil e segretaria nazionale Spi Cgil negli anni Duemila) e Giuseppe Casadio (già segretario generale Cgil Emilia Romagna e (1988-1996) e membro della segreteria Cgil nazionale (1996-2004). Il testo è stato redatto con la supervisione di Anna Maria Pedretti della Libera Università dell’Autobiografia.
“Come abbiamo fatto per altri sindacalisti modenesi, ad esempio Adelmo Bastoni, Lorenzo Simoni, Agostino Rota, pubblichiamo di tanto in tanto le autobiografie dei nostri dirigenti – afferma Alfredo Sgarbi segretario Spi Cgil Modena – e così è stato anche per l’autobiografia di Roberta Lorenzoni”.
Un percorso tutto interno all’area tecnica quello di Roberta, un modo diverso di essere dirigente sindacale e al tempo stesso madre di due figlie. Inizia giovanissima in Cgil, compie 15 anni quando inizia a lavorare al sindacato. Una scelta proposta-imposta dal padre, operaio e militante comunista, ma con gli anni “è diventata una scelta mia” spiega Lorenzoni.
Il suo impegno al patronato Inca di Modena è a tutto tondo, ben 25 anni, dal 1962 al 1987, trascorsi a fare consulenze a lavoratori e pensionati, e non si contano le domande di pensione inoltrate, forse 5-6.000. Nel 1980 diventa direttore dell’Inca modenese e dirige la squadra affiatata di quelle che, fra gli altri, Lei chiama “Le mie ragazze”: Norma Lugli, Morena Piccinini (già segretaria della Camera del Lavoro e direttore nazionale Inca), Roberta Malavasi (segretaria Spi Cgil Sicilia), Marisa Morandi, Deanna Bonara, Patrizia Palmieri. Proprio Norma Lugli è l’ispiratrice della festa “Nozze d’argento di Roberta con l’Inca”, una festa con tutte le compagne e i compagni del patronato nel giugno 1987 con tanto di fiori e confetti a Gainazzo di Guiglia. Tante le tante vertenze pilota del patronato modenese che poi sono state recepite da leggi nazionali, tra queste basti ricordare la causa tra il 1984 e il 1985 che arrivò fino alla Corte Costituzionale per il diritto all’indennità di maternità per i padri lavoratori quando la madre non era in condizione di accudire i figli. A seguito del pronunciamento della Corte questo divenne un diritto sancito per legge.
Intanto nel 1984, Lorenzoni viene nominata nel Comitato esecutivo nazionale del Patronato, nel 1988 entra nella segreteria regionale Inca e nel 1990 nel Dipartimento Politiche Sociali della Cgil regionale. Nei primi Anni Novanta comincia a fare su e giù da Roma diventando componente del Dipartimento previdenza nazionale Cgil. E’ suo l’esame dettagliato di tutti gli articoli della più importante legge di riforma pensionistica, la Legge Dini (1995). A Roma, durante quei mesi, è nell’ufficio accanto a quello del segretario generale Cgil Sergio Cofferati. Il primo articolo della riforma Dini è scritto in bozza in modo tale da stravolgere l’accordo Governo-Sindacati, fa notare Lorenzoni. Cofferati chiama prima il ministro Treu e poi lo stesso presidente del Consiglio minacciando di ritirare la firma se non viene riscritto e così il testo viene riformulato.
L’economista Stefano Patriarca, responsabile Dipartimento Economia e Welfare della Cgil nazionale, diceva: “riconosco una sola persona che ne sa più di me di previdenza, Roberta”. Lei che aveva maturato questa conoscenza sul campo con passione e meticolosità, da autodidatta, lasciando stupito chi le chiedeva che laurea avesse.
Dopo il pensionamento nel 1999 ha continuato a lavorare per la Cgil regionale e poi per lo Spi regionale e di Modena dove collabora tutt’ora. “Quello che ho imparato è stato qui in Cgil e qui voglio continuare a spenderlo” è stata la sua filosofia, rifiutando anche proposte allettanti da studi privati.
Modena, 16/3/2023
Presentazione del libro “Diversamente Cgil”, 22 marzo 2023
Roberta Lorenzoni