I RISCHI PSICOSOCIALI NELLO SMART WORKING: TECNOSTRESS E SOLITUDINE

Se nelle attività in smart working i rischi psicosociali “sono spesso trattati alla stregua di una tematica di secondo piano”, in realtà “la remotizzazione del lavoro, accentua molte di queste criticità e ci pone davanti alla necessità di affrontarle in modo aperto proprio attraverso la comunicazione e la formazione”.
E “se anche lo smart working impone un ampio ricorso alla digitalizzazione, questo non implica necessariamente l’estraniamento, l’isolamento o la frustrazione. Si può lavorare (e si deve) in modo agile favorendo un’interazione sociale più ricca ed equilibrata”.
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