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INAIL/”LAVORARE SICURI”. UN PROGETTO INAIL CONTRO GLI INFORTUNI DEI LAVORATORI STRANIERI

   Dal 2001 al 2007 sono passati da 82mila a 140mila gli infortuni dei lavoratori stranieri. “Un fenomeno da tenere in particolare attenzione se si considera che il totale incidenti è invece in diminuzione. Erano 912mila nel 2001 mentre il dato quasi definitivo per il 2008 è di 874.866 casi” dice il presidente dell’Inail Marco Fabio Sartori. E, infatti, in controtendenza con il dato generale gli incidenti sul lavoro hanno colpito 124.828 immigrati nel 2005, 129.303 nel 2006 e 140.785 nel 2007, di cui 178 mortali. Di fronte a questo trend in controtendenza l’Inail ha deciso di reagire con un progetto pilota, “sperimentando un modello che poi dovrà essere collaudato ed esteso”.
   Il progetto, denominato “Lavorare sicuri”, prevede due fasi distinte ma correlate tra loro. La prima riguarda la formazione: “Gli operatori Inail (circa 250) acquisiranno conoscenze sulle problematiche relative all’inserimento e all’integrazione dei lavoratori stranieri, individuando adeguati strumenti di comprensione dei codici culturali delle diverse etnie insediate sul territorio. Ciò consentirà sia di facilitare il rapporto tra l’Istituto e le comunità di lavoratori immigrati, sia di informare i lavoratori sui rischi nei luoghi di lavoro. Insieme all’Inail opereranno anche mediatori culturali e responsabili locali delle associazioni più rappresentative delle diverse etnie (circa 350). La seconda fase “punta invece sull’informazione. I lavoratori stranieri, compresi quelli non ancora inseriti a pieno titolo nel mondo del lavoro, verranno raggiunti da una campagna di sensibilizzazione finalizzata all’apprendimento di comportamenti responsabili, alla conoscenza di diritti/doveri e dei servizi offerti dall’Inail”.
   Le regioni inizialmente interessate dall’iniziativa saranno quelle che registrano il maggior numero di incidenti: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio.

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