CGIL Modena

OPERAZIONI DI RICICLAGGIO PER ECONOMIA ILLEGALE E MALAVITOSA IN CRESCITA. MODENA E’ SU PODIO NERO REGIONALE E TRA LE PEGGIORI A LIVELLO NAZIONALE

Franco Zavatti - Coordinamento legalità Cgil Emilia-Romagna

Il fine luglio ha puntualmente portato UIF, il servizio speciale di Banca d’Italia, a produrre il Report con i recentissimi dati del semestre che abbiamo alle spalle: le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio raccolte nel 1° semestre 2023.
Un dato semestrale nazionale che accresce del + 4,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno ma, attenzione, pur essendo definite per legge “segnalazioni sospette” di riciclaggio, si riscontra un sospetto super radicato e definito dall’incredibile dinamica: dalle 77.693 segnalazioni nazionali ricevute, la UIF-Banca d’Italia ha dovuto trasmettere 78.219 casi agli organi investigativi e giudiziari, in crescita di un +7,7% rispetto al primo semestre scorso!
Una apparente contraddizione numerica che il Report chiarisce proprio in apertura.
Un riciclaggio illegale di risorse economiche che ha coinvolto ben 52 miliardi di euro “sporchi” in soli sei mesi.
Un fenomeno purtroppo molto radicato nel nostro sistema economico-produttivo-finanziario, e che concretizza reati malavitosi purtroppo diffusi che da lungo tempo danneggiano e corrompono la nostra economia, col coinvolgimento crescente di parti della nostra imprenditoria e consulenti, sempre più disposti alle truffe fiscali, alle diverse modalità di evasione, di lavoro nero ed irregolare, di false fatturazioni e traffici oscuri con i Paesi stranieri.
Fondi finanziari crescenti in “nero” e che quindi poi vanno tolti dal cassetto e riciclati!
E nei nostri territori? Se l’incremento nazionale delle recenti segnalazioni semestrali è stato del 4,7%, in Emilia Romagna si sale a un oscuro +7%, ed occupando il triste 5° posto nazionale fra le peggiori Regioni dopo Campania, Lombardia, Lazio e Veneto. Che, tradotto in lingua più comprensibile, significa che dalle nostre provincie regionali si sono registrate ben 821 segnalazioni ogni mese.
Attenzione però. E’ una crescita assolutamente non uniforme nei nostri territori (alleg.n°1).
Abbiamo provincie – come Ferrara, Forlì, Piacenza e Ravenna – con un leggero calo di segnalazioni; provincia di Rimini con numero costante; e solamente le altre quattro nostre provincie con segnalazioni antiriciclaggio in crescita.
Parma con un circa +10%, Bologna con un + 11%, Reggio Emilia con +13% e …la nostra Modena è prima sul podio nero con +17%!
Dalla provincia modenese sono state segnalate ben 153 operazioni di riciclaggio ogni mese da poco trascorsi: che è più di cinque ogni santo giorno che passa! E siamo elencati tra le prime e peggiori 17 provincie italiane.
Una realtà locale davvero sconcertante, ulteriormente appesantita dalla mappatura che a pag.18 UIF mette in evidenza (alleg.n°2). Oltre al fitto lavoro illegale e malavitoso per riciclare il denaro sporco, siamo tra le provincie più rosse – cioè peggiori – nel cosiddetto Money Transfer, cioè nel traffico finanziario illecito coi Paesi Paradisi Fiscali, che anche qui coinvolge nostre imprese, loro consulenti purtroppo disponibili e prestanome di comodo.
Un quadro molto preoccupante – e di cui si parla troppo poco – che si affianca alle pesanti realtà del lavoro nero/irregolare e delle evasioni o truffe fiscali, purtroppo per niente ostacolato dalle recenti e negative misure del Governo.
Dati ufficiali che perciò mostrano una realtà diffusa e quotidiana di una nostra imprenditoria regolare sempre più danneggiata da chi invece sempre più pratica economia illegale, colpendo perciò la leale concorrenza e, soprattutto, il lavoro regolare: ciò che purtroppo pesa nel vissuto quotidiano del sindacato.
Ma di questa quota crescente di economia illegale e malavitosa, sempre più utile agli affari mafiosi, oltre al “chi ne parla? “chiediamoci soprattutto chi agisce nella società e nelle istituzioni territoriali, per attivare e sostenere una prevenzione concreta?
In ogni territorio bisognerebbe poter meglio analizzare questi dati dell’economia in nero ed illegale, per conoscere la tipologia delle imprese coinvolte, le modalità truffaldine più esercitate, i settori produttivi e commerciali più esposti, le zone comunali che in ogni provincia risultano più rosse.
Solo così si rafforzerebbe un’attività preventiva reale, con l’impegno delle istituzioni locali, delle associazioni delle imprese, delle organizzazioni sociali che promuovono iniziative di mobilitazione culturale ed attiva, a sostegno della legalità e reale trasparenza.

Franco Zavatti, Cgil Modena-Coordinamento Cgil Regionale legalità

Modena 7.8.2023

 

Servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 19.30 del 20/8/2023

 

  • riciclaggio economia malavitosa
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