SCUOLA E SANITA’ PUBBLICA AL CENTRO DELLE ASSEMBLEE FRA I METALMECCANICI DELLA ROSSI SPA

Non capita tutti i giorni che un’insegnante o un infermiere partecipino ad una assemblea sindacale di lavoratori metalmeccanici.
A Modena è successo nei giorni scorsi: un progetto comune tra le categorie Fiom, Flc e Fp Cgil ha portato delegati della Scuola e della Sanità a intervenire nel corso di 7 diverse assemblee (in FOTO) convocate dalla categoria dei meccanici modenesi alla Rossi Spa, storica azienda cittadina di riduttori, motoriduttori e motori elettrici che conta quasi 700 dipendenti divisi su due diversi stabilimenti (Modena e Ganaceto).
Quelle alla Rossi sono le prime assemblee di un percorso che è iniziato in questi giorni e che proseguirà subito dopo la pausa estiva con momenti analoghi in altre aziende della provincia di Modena in preparazione della grande manifestazione a difesa della Costituzione del prossimo 30 settembre.
E infatti, nelle intenzioni delle tre categorie della Cgil di Modena, quelle appena svolte e quelle che si terranno nelle prossime settimane non sono le classiche assemblee sindacali, ma veri e propri momenti di contaminazione a difesa di due tra i principali Beni Comuni tutelati dalla Costituzione e oggi fortemente sotto attacco: istruzione e sanità pubbliche!
Chi non lavora nella scuola e nella sanità conosce questi settori da cittadino/utente, da paziente, da genitore. Raccontare queste realtà a chi le ha vissute o le vive solo in superficie vuol dire, per esempio, spiegare che tagli e mancate assunzioni in sanità comportano ferie saltate e turni massacranti per gli operatori sanitari con innegabili ripercussioni sul servizio. Così come nella scuola l’altissimo numero di insegnanti precari compromette la continuità didattica, mentre nelle classi con 26/27 alunni (ma ci sono punte di 30/31 alunni per classe!) diventa praticamente impossibile riuscire a garantire a tutti la dovuta attenzione e il rischio di perdere qualcuno è più che concreto.
Parlare in astratto di difesa della Costituzione forse non è più sufficiente: rischia di passare come la difesa di un simulacro. Abbiamo la necessità di spiegare che la Costituzione materiale vive nella pratica quotidiana di chi opera per garantire i beni comuni, a partire appunto da Scuola e Sanità, che siano davvero esigibili, gratuiti, universali e di qualità.
L’attacco a questi beni comuni – e quindi di fatto alla Costituzione – passa dall’indebolimento causato da tagli, da mancati investimenti, dalla professionalità dei lavoratori ai quali non vengono rinnovati i contratti, dagli altissimi tassi di precariato, e spiana la strada ad un modello di società classista nella quale chi ha le risorse economiche riesce a garantirsi tutto ciò di cui ha bisogno, chi invece ha redditi medi o medio-bassi rimane indietro e si perde.
Contro questo modello l’iniziativa della Fiom, della Fp e della Flc di Modena mette in atto la più antica forma di lotta sindacale: quella dell’unità tra le lavoratrici e i lavoratori che, questa volta, passa da una forma inedita di contaminazione.
Claudio Riso, segretario sindacato scuola Flc Cgil Modena
Salvatore Di Costanzo, organizzatore Fiom Cgil Modena
Giulia Casamassina, responsabile Fp Cgil Sanità Modena
Modena, 4/7/2023

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