AFGHANISTAN, MANTENERE CORRIDOI UMANITARI INTERNAZIONALI
La Segreteria Spi Cgil di Modena valuta deludente il Consiglio straordinario degli affari interni dell’Unione Europea dedicato alla crisi in Afghanistan che si è svolto il 31 agosto a Bruxelles che sembra essere l’ennesima occasione mancata. Di fronte a una crisi umanitaria devastante, l’Unione non è riuscita a far altro che produrre una dichiarazione comune attraverso la quale gli Stati Membri confermano il sostegno agli afghani vulnerabili e s’impegnano a impedire movimenti migratori illegali, proteggendo così le sue frontiere esterne, scaricando di fatto il peso dell’esodo dei profughi afghani sui paesi confinanti. Un esito che risuona negativamente, a ridosso delle celebrazioni del Manifesto di Ventotene, occasione in cui il Presidente Mattarella aveva dichiarato: “In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici un po’ qua e là in Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma ‘che restino lì’, ‘non vengano qui perché non li accoglieremmo’”.
Lo Spi Cgil chiede che l’Italia e l’Europa mantengano in modo unanime i corridoi umanitari internazionali non solo per chi abbia collaborato con militari, ma per chiunque si trovi in condizioni di vulnerabilità, soprattutto per mettere in salvo le donne afghane ed i loro eventuali bambini, donne single, professioniste insegnanti, artiste, che sono oggetto di rastrellamenti, violenze, stupri, garantendo loro sicurezza e incolumità, anche sul suolo italiano ed europeo.
La Segreteria Spi Cgil si affianca a tutte le Organizzazioni Femminili e Femministe nel condannare in ogni modo possibile la repressione dei diritti delle donne, nessuna donna può essere lasciata sola, nessuna donna può essere negata sotto un burka, a nessun bambino e a nessuna bambina può essere negata la serenità e la spensieratezza.
Condanna l’intolleranza esercitata anche con l’utilizzo dei gas lacrimogeni e la violenza, alle manifestazioni di donne che rivendicavano il rispetto dei diritti umani e il diritto per le donne afghane all’istruzione e alla libera parola, come pure il diritto di contribuire alla vita politica e sociale del Paese.
Lo Spi Cgil chiede che l’Europa tutta definisca chiaramente una politica comune a tutti i Paesi aderenti, una politica che sia di accoglienza e sostegno alla popolazione afghana riconoscendo la gravità dell’emergenza umanitaria in corso.
Ordine del giorno sull’Afghanistan
Assemblea Generale Spi Cgil Modena
9 settembre 2021
Approvato all’unanimità