CURE ONCOLOGICHE E/O PRESTAZIONI CONTINUATIVE, IL PASSAGGIO DAL DAY HOSPITAL ALL’AMBULATORIO NON DEVE DANNEGGIARE I LAVORATORI
E’ una buona notizia quella diffusa ieri dal consigliere regionale del PD Luca Sabattini sull’impegno della Giunta della Regione Emilia Romagna affinché non vengano penalizzati i lavoratori che necessitano di prestazioni sanitarie continuative, tra cui anche le cure chemioterapiche, con il passaggio al nuovo regime di somministrazione ambulatoriale.
Infatti, in passato queste tipologie di cure erano spesso erogate in regime di day hospital, a tutti gli effetti considerato come un ricovero ospedaliero senza incidere quindi sul conteggio dei giorni massimi di malattia (periodo di comporto), superati i quali si rischia il licenziamento.
Con la riorganizzazione della prestazioni ospedaliere, queste terapie sono invece passate ad un regime ambulatoriale, e quindi non sono più considerate un ricovero, e vanno ad incidere sui giorni di malattia o sull’utilizzo dei giorni di ferie.
Spesso queste cure sono somministrate per gravi patologie che prevedono lunghi periodi di terapia e quindi rischiano di essere molto impattanti per il lavoratore, sia per il mantenimento del posto di lavoro (superamento del periodo di comporto), sia per l’impatto economico perché non tutti i contratti di lavoro prevedono una copertura al 100% dei giorni di malattia, come invece per il day hospital che è considerato a tutti gi effetti un periodo di ricovero.
La Cgil di Modena, che ha posto il problema al consigliere Sabattini e all’assessore Urbelli del Comune di Modena, a fronte di diversi casi di lavoratori danneggiati dalla modifica delle prestazioni di cura, si augura che la Giunta regionale si attivi al più presto nei confronti dell’Inps per trovare una modalità per certificare le assenze per cure oncologiche e/o i cicli continuativi di cure, in modo analogo al ricovero in day hospital, garantendo al meglio i diritti dei lavoratori interessati.
Segreteria Cgil Modena
Modena, 18/12/2018