06 Nov 2012
Modena, 6 novembre 2012
Entro settembre è scaduto il termine per regolarizzare l’enormità dei fabbricati – poco più di un milione in tutta Italia – mai dichiarati al catasto, sfuggiti al fisco e ad ogni controllo comunale e perciò, spesso, edificati in spregio ad ogni norma edilizia ed ambientale.
I dati definiti dall’Agenzia del Territorio, dicevano che ben 71.000 di questi immobili fantasma “risiedono” in Emilia-Romagna e che, nella nostra regione, il poco invidiabile primato va alla provincia modenese, con ben 12.780 costruzioni abusive e sconosciute ad ogni registrazione.
Un’evasione di non poco conto, per oltre 9 milioni di euro, e dovuta principalmente a 3.544 edifici abitativi, 2.500 magazzini ed oltre 4.300 garage, costruiti all’insaputa del catasto.
Scaduti i termini per la dovuta regolarizzazione, sarebbe interessante e necessario conoscerne gli esiti, certamente a beneficio della cultura per la legalità dei cittadini, oltre che delle finanze comunali ed il contrasto all’abusivismo.
Chiudere presto e bene questa grigia coda di arretrato sulla edilizia scorretta, è la premessa assolutamente necessaria per affrontare col piede giusto il grave capitolo dei 40.000 lavori post terremoto.
Purtroppo, l’attuale stagione politica rischia di non favorire questo percorso di emersione, in termini efficaci e rapidi.
La Cgil, a proposito della lotta alle illegalità e speculazioni a danno del territorio, ha lanciato due precisi allarmi :
– Il cosiddetto provvedimento di “spending review”, con pesanti tagli su gangli vitali della pubblica amministrazione, prevede l’accorpamento delle Agenzie del Territorio e delle Entrate in un unico organismo, ma con funzioni che restano del tutto diverse, non ne favorirà l’efficienza nella prevenzione e repressione degli abusi.
Sul piano provinciale, i tagli peseranno e si faranno sentire con la chiusura degli Uffici Territoriali di Carpi, Mirandola, Sassuolo e Pavullo.
Alla grave riduzione della presenza sul territorio, si aggiunge la secca perdita nell’organico degli operatori , con la mancata sostituzione di circa trenta pensionamenti.
– Nei giorni scorsi il Senato ha solamente rinviato,ma non derubricato, il provvedimento sostenuto dall’ex Ministro Nitto Palma che prevede un ulteriore e vergognoso “condono degli illeciti edilizi“, combinato con la più che romantica introduzione del “silenzio-assenso” per il rilascio delle licenze di costruzione, dopo soli 45 giorni dalla richiesta !
In parole povere, si tagliano risorse e personale per gli Uffici Tecnici e contemporaneamente si introduce la soglia del tutto irrealistica per l’esame delle licenze edilizie entro 45 giorni, trascorsi i quali : tana, liberi tutti, si può costruire.
Un ulteriore incentivo “legale” per la futura ripresa di un nuovo abusivismo nelle costruzioni e un premio per l’illegale occupazione del territorio.
Il tutto mentre aspettiamo di conoscere, per il passato, come si stanno sanando quei 12.780 edifici abusivi del territorio modenese ed avviare la futura ricostruzione nella Bassa.
Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale