30 Ott 2012 apertura domenicale, apertura festiva, sciopero,
Modena, 30 ottobre 2012
Il 1° novembre, Festività di Ognissanti, i sindacati Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil hanno proclamato una giornata di sciopero dei lavoratori del commercio e degli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali della provincia di Modena.
Anche nella provincia di Reggio Emilia è stata assunta la medesima decisione.
Da marzo ad oggi sono ormai 7 le giornate di sciopero indette dalle categorie del commercio di CGIL, CISL e UIL nelle giornate festive: Pasqua e Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno e 15 agosto.
Come noto la deregulation degli orari introdotta dal Governo Monti ha eliminato in Italia, unico paese in Europa, ogni regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie
Peraltro nessuno degli effetti positivi annunciati si è verificato: l’occupazione si riduce, i prezzi aumentano, la concorrenza cala. In aggiunta molte imprese della Grande distribuzione hanno disdettato i contratti aziendali, riducendo stipendi e diritti. Sempre più la liberalizzazione degli orari si rivela come una “norma a richiesta” concessa dal Governo alla potente lobby della Grande distribuzione organizzata.
In molti dovrebbero infatti chiedersi come sia possibile che una norma presentata come “necessario adeguamento alla normativa europea” non sia stata seguita da uguali iniziative negli altri Paesi dell’Unione, nei quali sono restate in vigore regole spesso più restrittive di quelle precedentemente in vigore nel nostro paese.
E’ quindi assolutamente positivo che si torni a riflettere della revisione di una normativa sbagliata, come hanno fatto i Consiglieri Regionali Costi e Vecchi con una risoluzione presentata al Consiglio dell’Emilia Romagna.
Anche il Parlamento aveva votato nei mesi scorsi, ed il Governo aveva recepito, un atto di indirizzo volto a garantire la volontarietà del lavoro domenicale nei servizi non essenziali.
Le elezioni si avvicinano, e certamente i lavoratori e le lavoratrici del commercio sapranno distinguere e premiare chi si impegnerà a modificare una legge sbagliata.
FILCAMS CGIL FISASCAT CISL UILTUCS UIL Modena