RAPPORTO EURISPES-TELEFONO AZZURRO. A SCUOLA POSITIVO IL RAPPORTO CON I COMPAGNI DI CLASSE STRANIERI PER IL 76% DEGLI STUDENTI

28 Feb 2011

 

RAPPORTO EURISPES-TELEFONO AZZURRO. A SCUOLA POSITIVO IL RAPPORTO CON I COMPAGNI DI CLASSE STRANIERI PER IL 76% DEGLI STUDENTI

Secondo il rapporto annuale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia di Eurispes e Telefono Azzurro è del 76% degli intervistati la quota degli studenti che hanno un approccio positivo con i compagni di classe stranieri e solo una minoranza, il 9,2%, quelli che dichiarano di avere sentimenti ostili.

Quest’anno il rapporto ha indagato anche il fenomeno in crescita degli stranieri in classe. Dall’indagine risulta come ancora nel meridione e nelle isole sia sporadica la presenza di classi miste, mentre sono molto più diffuse al centro italiana e soprattutto al nord-ovest del Paese. La crescente presenza di immigrati ha come naturale conseguenza la multietnicità della scuola, confermata quest’anno anche dal consistente numero di ragazzi che hanno compagni di nazionalità diversa dalla propria (46%).

Secondo Eurispes e Telefono Azzurro, la maggior parte dei giovani stranieri che vive in Italia deve convivere con le tante difficoltà generate dall’avere nome, colore della pelle, religione o tradizioni familiari differenti da quelle della maggioranza della popolazione. Deve combattere contro i pregiudizi e l’ignoranza e convivere con una cultura di origine e una circostante che, a volte, non riescono a trovare un punto di incontro. Sono, dunque, i ragazzi italiani e stranieri che sperimentano in prima persona i limiti e le carenze di una società solo demograficamente multiculturale.

Per Eurispes e Telefono Azzurro, i ritardi del Paese su questo delicato tema rischiano di diventare emergenza soprattutto tra le mura scolastiche. “Se non si sapranno valorizzare le differenze culturali, amalgamandole e facendole convivere armoniosamente, difficilmente potrà esistere una società realmente multiculturale, in cui le diversità sono una ricchezza e non causa di divisioni e dissidi”.

La necessità di affrontare in modo adeguato la questione è comprovata dai dati che emergono dal sondaggio condotto dai due istituti. “Il 43,6% dei bambini, infatti, afferma di avere tra i compagni di classe tra 1 e 3 bambini stranieri, a fronte del 39,4% che non ne ha nessuno, dell’8,7% che condivide il proprio percorso formativo con un numero di bambini non italiani compreso tra 4 e 7, e del 2,2% che afferma di avere da 8 a 10 compagni di classe di altra nazionalità. Relativamente alla distribuzione geografica, gli intervistati residenti al Sud e nelle Isole sono quelli che nella maggioranza dei casi non hanno compagni di classe stranieri (rispettivamente 68,4% e 51,3%), mentre sono i loro coetanei del Nord-Est (56,3%) e del Centro (55,2%) a indicare in percentuale maggiore di condividere l’aula con bambini stranieri (da 1 a 3), dati di poco superiore a quanto rilevato a Nord-Ovest (48,2%), ma sensibilmente più alti rispetto alle regioni meridionali (25,5%) e insulari (32,3%)”.

“Molti bambini, dunque, si trovano a trascorrere un parte consistente della propria giornata in un contesto multiculturale e tra di loro prevalgono sentimenti positivi (76,4%) nei confronti dei compagni di nazionalità diversa. Il 34,2%, infatti, prova curiosità, il 28,8% simpatia, il 7,1% fiducia e il 6,3% interesse. Il 7,8% dei bambini intervistati, invece, dichiara di provare indifferenza. Una minoranza, infine, prova sentimenti negativi (9,2%) per i compagni di nazionalità diversa: il 3,2% è diffidente, il 2,2% ha paura, l’1,9% prova pietà (un sentimento che comunque pone chi lo prova in una posizione di presunta superiorità) e l’1,9% arriva a provare odio e disprezzo”.
SINTESI DELL’INDAGINE

PER SAPERNE DI PIU’: http://www.azzurro.it

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