LE PAURE COLPA DELLA CRISI E DEI MEDIA

29 Mar 2011

LE PAURE COLPA DELLA CRISI E DEI MEDIA

di Yassine Arjoune

Sulla ricerca della Fondazione Leone Moressa abbiamo intervistato alcuni cittadini stranieri.

Anas Kouam, geometra, universitario, 21 anni, ne commenta così i risultati: “L’Italia,come la maggior parte dei paesi sviluppati, sta avendo a che fare con il problema immigrazione; dal mio punto di vista accolgo con grande condivisione l’indagine della Fondazione Leone Moressa, in quanto gli italiani vogliono aperture ma con riserva. Inoltre trovo giustissimo il punto in cui viene detto che gli anziani sono quelli che maggiormente temono la presenza degli immigrati. Credo che al fondo di tutto ci sia l’erronea influenza della maggior parte degli organi di stampa, i quali non fanno altro che mettere in risalto i casi in cui gli immigrati hanno comportamenti negativi, senza parlare mai di quegli immigrati che sono imprenditori, operai, studenti o fanno i volontari. Questo, a mio modesto parere, il vero problema in Italia: una stampa troppo ingiusta nei confronti degli immigrati. Anche noi italiani acquisiti paghiamo le conseguenze di questa situazione, diventando spesso oggetto di discriminazioni gratuite.”

Per Enakele Akeem Akhimeh Victor, nigeriano, 37 anni, laurea in economia, in cerca di occupazione dopo aver perso il posto di addetto alla saldatura in una fabbrica, non solo gli italiani continuano ad avere timore degli stranieri, ma tale sentimento è acuito dalla crisi economica. “La crisi ha acuito le paure degli italiani”, afferma, e ha determinato atteggiamenti di chiusura nel mercato del lavoro: “In una fabbrica mi hanno detto che non vogliono più dare lavoro agli stranieri, ma agli italiani”.

Anche per Ismael Toure, guineiano 23enne, elettricista ed elettrotecnico attualmente senza lavoro, la crisi ha acuito le paure degli italiani: “La crisi e la disoccupazione e i continui arrivi di stranieri creano ancora più paura”. Anche Ismael registra in questo momento una maggiore chiusura del mercato del lavoro nei confronti di chi non è italiano e “sì”, dice, “continua ad esserci discriminazione”.

Fatima Hasani, 43 anni, marocchina, funzionaria della Cgil, condivide i risultati della ricerca della Fondazione Leone Moressa, perchè “chiarissimi nel descrivere il punto di vista degli italiani sugli immigrati”. In particolare, tra l’altro, osserva che i maggiori timori degli anziani sono dovuti sia “all’incremento della presenza straniera sia al ruolo degli organi di stampa” che danno dell’immigrato una immagine distorta focalizzando l’attenzione soprattutto sugli episodi di cronaca nera.

LEGGI L’ARTICOLO SULLA RICERCA E IL COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE LEONE MORESSA

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