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Modena, 26 febbraio 2009
“Con la CGIL per difendere il lavoro e liberare i diritti” è lo slogan del 16° congresso Cgil di Modena che si terrà martedì 2 e mercoledì 3 marzo al Forum Monzani (via Aristotele, 33).
Conclusi i congressi provinciali delle 12 categorie che la compongono, la Cgil di Modena si avvia dunque al congresso confederale provinciale che porterà all’elezione dei nuovi organismi dirigenti e del segretario generale.
Oltre 630 delegati e numerosi ospiti in rappresentanza delle istituzioni, dei sindacati confederali CISL e UIL, del mondo economico-imprenditoriale e dell’associazionismo modenese, prenderanno parte alla 16° assise provinciale del Sindacato.
I LAVORI CONGRESSUALI
Martedì 2 marzo 2010, ore 9.30-18
I lavori iniziano martedì 2 marzo con l’espletamento delle procedure congressuali e a seguire la relazione del segretario generale in carica Donato Pivanti che traccerà il rapporto di attività nei 4 anni intercorsi dal precedente congresso e traccerà le linee di indirizzo dell’azione futura della Cgil di Modena.
Il 16° Congresso si svolge su due documenti con proposte tra di loro alternative, presentati e votati dagli iscritti nelle assemblee di base svolte da gennaio nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati di tutta la provincia.
Il documento n.1 “I diritti ed il lavoro oltre la crisi” (primo firmatario Gugliemo Epifani) ha ottenuto il 66,76% dei consensi fra attivi e pensionati iscritti e il documento n.2 “La Cgil che vogliamo” (primo firmatario Domenico Moccia) ha ottenuto il 33,24%
Alle ore 11 il saluto delle autorità e degli ospiti invitati: il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, i segretari di Cisl e Uil Francesco Falcone e Luigi Tollari, il presidente dell’Anpi di Modena Aude Pacchioni e Domenico Truppa di Magistratura Democratica Emilia-Romagna. Alle 13 pausa pranzo, alle 14.30 ripresa dei lavori con il dibattito e sospensione della prima giornata congressuale nel tardo pomeriggio.
Mercoledì 3 marzo 2010, ore 9.30-18
La seconda giornata congressuale si apre mercoledì 3 marzo alle 9.30 con la ripresa del dibattito fra i delegati. Alle ore 11 tavola rotonda “Il lavoro, i diritti e la democrazia sindacale. A 60 anni dall’eccidio delle Fonderie Riunite e a 40 anni dallo Statuto dei lavoratori” con storici, giuristi, sindacalisti e rappresentanti delle associazioni economiche. Modera il giornalista di Trc-Telemodena Francesco Galli (vedi sotto in dettaglio).
Alle ore 13 pausa pranzo e alle 14.30 ripresa dei lavori con il dibattito. L’intervento conclusivo intorno alle ore 16 è affidato a Susanna Camusso della segreteria nazionale Cgil.
A seguire si procede con la votazione di documenti, emendamenti e ordini del giorno. L’assemblea congressuale eleggerà poi il nuovo Comitato Direttivo che a sua volta eleggerà il Segretario Generale. Saranno eletti anche i delegati al congresso regionale previsto il 18-19 marzo 2010.
Al termine di tutti i congressi territoriali e di categoria, si svolgerà il congresso nazionale della Cgil dal 6 all’8 maggio al Palacongressi di Rimini.
LE CIFRE
Il 16° congresso provinciale della Cgil di Modena si apre a conclusione dei congressi delle 12 categorie che compongono il sindacato confederale modenese, e dopo 1.822 assemblee di base fra gli iscritti tenute da inizio gennaio nei luoghi di lavoro, nelle leghe dei pensionati e fra i lavoratori disoccupati/precari su tutta la provincia di Modena.
Seicentotrentaquattro i delegati eletti (nel rapporto di 1 delegato ogni 200 iscritti) nelle assemblee di base e nei congressi di categoria, in rappresentanza di 126.835 iscritti (31.12.08) di cui 59.760 lavoratori attivi e 67.075 pensionati, 1.675 fra lavoratori atipici/disoccupati. Fra gli attivi, 7.581 sono dipendenti di aziende artigiane e 12.596 lavoratori immigrati (extra UE) pari al 21% degli attivi.
Oltre 200 gli invitati in rappresentanza di delegati sindacali, delle istituzioni, degli altri sindacati confederali Cisl e Uil, del mondo economico-imprenditoriale e dell’associazionismo modenese, per un totale di oltre 800 partecipanti al 16° Congresso della Cgil di Modena, che si conferma la settima Camera del Lavoro Territoriale per numero di iscritti.
Nonostante la crisi e le difficoltà occupazionali, la Cgil conferma, anche negli ultimi 4 anni intercorsi dal precedente appuntamento congressuale, il trend di crescita degli iscritti fra lavoratori attivi, cassintegrati e disoccupati, tendenza che si rafforza anche sul 2009. Questo importante dato conferma il forte radicamento della Cgil sul territorio, la sua capacità e quella delle categorie nella gestione delle crisi aziendali, per la difesa dell’occupazione e nel rivendicare una diversa politica economica e sociale del Paese.
FASE SINDACALE E CONTESTO SOCIO-POLITICO
Il 16° Congresso Cgil avviene in una fase politico-sociale-economica e sindacale molto difficile per lavoratori, giovani e pensionati, stante la crisi economico-finanziaria che da settembre 2008 ha colpito l’economica globale con pesanti ripercussioni sull’economia reale e sul lavoro. Sono aumentate, anche per effetto della crisi, le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, la disoccupazione e il forte ricorso agli ammortizzatori sociali.
Le politiche economiche e sociali messe in campo dal Governo di centrodestra non sono finalizzate ad affrontare la crisi, ma a far leva sulle paure per dividere le persone (lavoro pubblico contro privato, cittadini italiani contro stranieri) sino a premiare con lo scudo fiscale l’impunità dei grandi evasori, compresa la criminalità organizzata.
Dentro a questo quadro, Governo, Confindustria e l’insieme e delle Associazioni datoriali hanno puntato alla divisione dei Sindacati con la firma dell’accordo separato sul modello contrattuale del 22 gennaio 2009.
Modena, 26 febbraio 2010
IL LAVORO, I DIRITTI E LA DEMOCRAZIA SINDACALE
A 60 ANNI DALL’ECCIDIO DELLE FONDERIE RIUNITE DI MODENA
E A 40 ANNI DALLO STATUTO DEI LAVORATORI
Tavola rotonda
3 marzo 2010 ore 11 – Forum Monzani Modena
In occasione del 16° Congresso Cgil è prevista la mattina di mercoledì 3 marzo al Forum Monzani (via Aristotele, 33) con inizio alle ore 11, la tavola rotonda “Il lavoro, i diritti e la democrazia sindacale. A 60 anni dall’eccidio delle Fonderie Riunite e a 40 anni dallo Statuto dei lavoratori”.
All’iniziativa partecipano storici, giuristi, sindacalisti, rappresentanti delle associazioni economiche e delle istituzioni. E’ prevista la relazione introduttiva sulla storia della Cgil di Fabrizio Loreto dell’Università di Teramo e ricercatore della fondazione Giuseppe Di Vittorio. A seguire il dibattito tra Francesco Basenghi ordinario di Diritto del Lavoro Università di Modena e Reggio e membro del Comitato scientifico della Fondazione Marco Biagi, Claudio Giardullo segretario nazionale del sindacato di polizia Silp per la Cgil, il sindaco di Modena Giorgio Pighi, Donato Pivanti segretario Cgil Modena e Roberto Vezzelli presidente Legacoop Modena.
Conduce il dibattito Francesco Galli di Teleradiocittà-Telemodena.
La tavola rotonda sarà l’occasione per far rivivere ai giovani delegati una parte importantissima della storia del movimento sindacale modenese, e per ricordare e onorare la memoria dei 6 operai modenesi uccisi alle Fonderie Riunite il 9 gennaio 1950. Il segretario della Cgil Pivanti consegnerà ai familiari una targa commemorativa, e rivolgerà un saluto ai familiari e ai dirigenti sindacali di quegli anni, rinnovando loro l’affetto e il riconoscimento di tutta la Cgil.
A 60 anni dai tragici fatti del 9 gennaio 1950 che segnarono il culmine della repressione del movimento sindacale e operaio che si batteva contro i licenziamenti e le serrate, e nella ricorrenza del 40° anniversario dello Statuto dei Lavoratori (legge 300/1970) che rappresenta il momento più alto delle conquiste per i diritti e la libertà sindacale nei luoghi di lavoro, la Cgil di Modena sente il bisogno di una riflessione storico-politica partendo da quei fatti e da quelle conquiste che sono indissolubilmente legati con i principi fondamentali della democrazia, la difesa e la piena applicazione della Costituzione italiana a partire dall’art. 39 sulla libertà sindacale.
“Le lotte di oggi dei lavoratori per la difesa dell’occupazione e la dignità del lavoro si legano idealmente alle lotte del dopoguerra contro i licenziamenti che culminarono nell’eccidio alle Fonderie” commenta Pivanti.
“A 40 anni dallo Statuto che sancì la libertà di associazione nei luoghi di lavoro, il divieto di discriminazione dei lavoratori per ragioni politiche, religiose, sindacali e di genere, la piena agibilità della democrazia anche all’interno delle imprese e dei luoghi di lavoro – aggiunge il segretario della Cgil – è più forte che mai la necessità di rilanciare il tema della democrazia sindacale, ovvero la verifica della rappresentanza delle singole organizzazioni sindacali, e della validazione degli accordi attraverso il voto dei lavoratori interessati”.
E’ questo uno dei temi centrali che la Cgil sta promuovendo da tempo, “nella convinzione – prosegue Pivanti – che sia sempre più necessario prendere atto che esistono filosofie diverse fra le singole organizzazioni sindacali e che queste non possono tradursi in accordi separati e nella negazione del diritto dei lavoratori ad esprimersi su tutte le intese che riguardano la loro condizione di vita e di lavoro”.
Il tema della democrazia e della libertà sindacale è strettamente connesso con le ragioni delle battaglie del dopoguerra, proseguite negli Anni Settanta, e si traduce oggi nella necessità di difendere i principi democratici della Costituzione e lo Statuto dei Lavoratori.