16 Dic 2015 esodati,
Modena, 16 dicembre 2015
Sono 200 i modenesi che partecipano domani – giovedì 17 dicembre – a Firenze a una delle tre manifestazioni nazionali dei quadri e delegati di Cgil-Cisl-Uil per chiedere la riforma delle pensioni. Le tre manifestazioni sindacali (le altre due si tengono a Torino e bari) si svolgono in contemporanea dalle 9.30 alle 14.
«Siamo arrivati a queste iniziative perché con la legge di Stabilità 2016 il governo non dà risposte adeguate alle ingiustizie e iniquità presenti nel sistema previdenziale – affermano Cgil-Cisl-Uil – È un grave errore non introdurre la flessibilità di accesso alla pensione. La proroga del blocco della perequazione delle pensioni fino al 2018 è sconcertante e non ripristina il diritto alla rivalutazione già previsto dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. L’estensione, pur parziale, della no tax area per i pensionati è positiva, ma va attuata nel 2016 e non nel 2017, come prevede la legge».
Inoltre i sindacati considerano non risolutiva la settima salvaguardia degli esodati, così com’è definita, in quanto non copre tutta la platea stimata dall’Inps e l’attuazione dell’opzione donna è limitata al 31 dicembre 2015.
«È grave sottrarre risorse al Fondo dei lavori usuranti che, invece, andrebbero utilizzati per dare una risposta ai lavoratori che svolgono mansioni particolarmente faticose – sostengono Cgil-Cisl-Uil – A oggi non si dà una soluzione alle migliaia di dipendenti della scuola (quota 96), che continuano a essere penalizzati dal più grossolano errore della legge Fornero, né al tema delle ricongiunzioni onerose».
Domani a Firenze confluiscono i delegati di Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio; introduce Maurizio Petriccioli (segreteria nazionale Cisl), conclude la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso.