25 Feb 2014 mobilitazione,
Torna il Primo Marzo, l’appuntamento annuale per rinnovare con tante iniziative locali l’impegno e la lotta per i diritti, contro il razzismo, le frontiere e lo sfruttamento. Una mobilitazione che da alcuni anni unisce migranti ed autoctoni per affermare la dignità dell’essere umano, il diritto alla libera circolazione e quello di scegliere liberamente dove risiedere, il valore del meticciato. “Il 2013 è stato un anno caratterizzato da eventi drammatici e dalla crisi economica”, scrive nell’appello la Rete Primo Marzo, “peggiorano le condizioni lavorative, aumentano precariato e disoccupazione. A trovarsi nella posizione più critica sono i soggetti più deboli e ricattabili. E la maggior parte dei migranti si colloca a pieno titolo in questa categoria, anche per effetto della legge sull’immigrazione in vigore”.