12 Mar 2015
di Vincenzo Intermite
L’ultima operazione mediatica allo scopo di disinformare, confondere e gettare nel panico l’opinione pubblica (leggi “elettori”) in merito al problema delle migrazioni in Italia si è sostanzialmente articolata nella diffusione di due fattoidi propalati in due momenti successivi: 1) sarebbe elevato il rischio di infiltrazione di agenti del sedicente Califfato Arabo sulle barche dei migranti; 2) si prepara un’invasione” (un’altra!) di circa un milione di migranti provenienti dalla Libia. Alle orecchie perlopiù disattente della pubblica opinione (leggi “telespettatori dei vari T.G. di regime”), la combinazione dei due fattoidi può dare il seguente risultato: è in preparazione lo sbarco di migliaia di terroristi islamici pronti ad invadere l’Italia: ergo, chiudere le frontiere! Respingere i migranti! Lasciarli morire in mare! Mors tua, vita mea! È in questo contesto che si è recentemente svolta la manifestazione a Roma, che è stata anche manifestazione anti-immigratoria, che ha visto gomito a gomito i secessionisti sedicenti padani che fino a ieri gridavano “Roma ladrona” e affermavano che la bandiera italiana è buona come carta igienica, e i nazifascisti ultranazionalisti di Casa Pound: due formazioni politiche che, stando ai rispettivi principi di base, dovrebbero sbranarsi a vicenda; invece vanno a braccetto, ma si sa: quando si tratta di raccogliere voti e di conquistare il potere, con tutti i benefici che questo comporta, al diavolo non si consegna solo l’anima, ma pure il culo. Ciò che, in questa occasione, ha legato le due formazioni politiche sono stati la comune vocazione xenofoba, il razzismo viscerale che li contraddistingue, e l’irrazionale e becero culto per l’identità, non si capisce bene, a questo punto, se padana o italiana. Così il modo distorto con cui si fa informazione sull’immigrazione accorre in aiuto al modo distorto con cui certa politica priva di scrupoli e di sentimenti umanitari affronta il dramma di chi fugge da guerre, miseria, persecuzione politica e religiosa, in una parola dalla morte: la sventura di gente disperata viene utilizzata per il conseguimento di miserabili obiettivi da politicanti; ed intanto si diffonde la paura, si fomenta, di conseguenza, l’odio e si capovolge la realtà, per cui mostri diventano proprio coloro che dei mostri sono le vittime incolpevoli