CGIL-CISL CASTELFRANCO: NO TAGLI ASSISTENZA ASP “D. REPETTO”

11 Mag 2010

Castelfranco Emilia, 11 maggio 2010

 

 

Non accettiamo tagli ai servizi erogati dall’Asp (Azienda servizi alla persona) “Delia Repetto“ di Castelfranco Emilia. Lo dicono Cgil e Cisl di Castelfranco dopo l’incontro nel quale l’Asp del distretto di Castelfranco ha comunicato ai sindacati di categoria, convocati per discutere di fondi di produttività e altri temi contrattuali, l’intenzione di procedere a una pesante riduzione di bilancio. «Naturalmente sarebbe già stato deciso cosa tagliare: il numero degli operatori. Questo – affermano Cgil e Cisl di Castelfranco – provocherebbe una riduzione dei minuti e delle qualità dell’assistenza. Nelle case protette, per esempio, gli ospiti, in gran parte non autosufficienti, rischiano di essere aiutati meno ad alzarsi dal letto, ad andare in bagno, a curare la propria igiene ecc». Per i sindacati, oltre alle ricadute sulla qualità dell’assistenza, ci sarebbero poi quelle sulla qualità del lavoro degli operatori, a cui sarebbero applicati turni peggiorativi rispetto agli attuali e penalizzanti dal punto di vista economico. «Strano, – continuano Cgil e Cisl -, perché nemmeno un mese fa nulla di tutto questo è stato preannunciato alle organizzazioni confederali e dei pensionati convocate per ragionare del Piano di zona, del bilancio 2009, delle politiche a favore degli anziani e delle scelte per il 2010. Strano, perché questa sembra ormai una decisione imminente e con effetti inaccettabili dal punto di vista della qualità assistenziale e della condizione di lavoro, viene comunicata a un tavolo di categoria senza pensare a un coinvolgimento più ampio delle organizzazioni dei pensionati e confederali» Cgil e Cisl di Castelfranco ritengono che prima di risparmiare sulla pelle degli operatori e degli assistiti si possano mettere in atto altre scelte, come l’ottimizzazione delle risorse. Inoltre chiedono con forza ai sindaci (i Comuni del distretto sono i soci dell’Asp) di sospendere ogni decisione e aprire un confronto rapido con le organizzazioni sindacali. «Se ciò avverrà, non ci sottrarremo alla  discussione, anche se complicata. Se, invece, i sindaci si assumeranno la responsabilità di mettere in discussione un modello di confronto che nel passato ha prodotto risultati positivi nel distretto di Castelfranco, allora – concludono Cgil e Cisl – troveranno la nostra più ferma opposizione».

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