12 Set 2025 cantiere, edilizia, fillea, modena, montecreto, morti sul lavoro,
L’operaio di Lama Mocogno morto stamattina cadendo da un ponteggio nel caseificio sociale Casello di Aquaria di Montecreto, è l’ennesima inaccettabile morte sul lavoro nel settore edile che rimane il settore più colpito dalle morti bianche e dagli infortuni.
La sicurezza rimane purtroppo una delle piaghe del lavoro. Il sindacato edili Fillea Cgil e la Cgil chiedono da tempo l’istituzione di una Procura nazionale per la prevenzione degli infortuni per contrastare quella che è una vera e propria emergenza nazionale.
Misure come le patente a crediti approvata dal Governo non servono a contrastare gli incidenti, sono solo misure burocratiche adottate sull’onda emotiva dell’ennesima tragedia sul lavoro, ma non servono concretamente a debellare la piaga degli infortuni sul lavoro.
Servono piuttosto interventi strutturali, investimenti in vera prevenzione, potenziamento dei controlli nei cantieri, formazione e qualificazione delle imprese del settore. Serve che gli edili non siano costretti a lavorare in età avanzata, come nel caso del lavoratore modenese di 59 anni. Continuiamo purtroppo a registrare in edilizia nella fascia d’età 55-65 anni un aumento degli infortuni, spesso mortali.
Ai familiare del lavoratore deceduto, le più sentite condoglianze della Fillea e della Cgil di Modena.
Rodolfo Ferraro, segretario sindacato edili Fillea Cgil Modena
Aurora Ferrari, segreteria Cgil Modena
Modena, 12/9/2025