16 Nov 2010
Modena, 16 novembre 2010
Chi risponde al numero del Tel&Prenota, il numero dell’Ausl di Modena utile per prenotare visite mediche? Lavoratrici e lavoratori di un affidamento fatto dall’Ausl a CUP 2000, società partecipata dalla Regione Emilia-Romagna e da 17 Aziende sanitarie, tra cui la stessa Ausl di Modena.
Da 4 anni rispondono a quel telefono 18 lavoratori con discutibili contratti a termine, ripetuti e costantemente prorogati.
Recentemente alcuni genitori non sono riusciti a prenotare velocemente le visite per l’attività sportiva dei figli.
L’Ausl di Modena prontamente ha ribaltato su CUP 2000 le responsabilità del disservizio, annunciando la devoluzione di parte dell’attività alle farmacie della provincia. “Prima che lo scaricabarile continui, magari con CUP 2000 che a sua volta trasferisce sui propri lavoratori a termine le responsabilità dei disservizi – spiegano Stefania Ferrari della Filcams/Cgil e Lorenzo Tollari di Uiltucs/Uil – riteniamo indispensabile una serie di precisazioni”.
CUP 2000 a gennaio non avrà più l’affidamento del servizio, che verrà assegnato ad altri attraverso un bando di gara. “L’Ausl di Modena – affermano i sindacalisti – pare abbia purtroppo «dimenticato» di inserire nel bando di gara sufficienti garanzie occupazionali, e i 18 lavoratori dal prossimo anno potrebbero essere disoccupati, senza alcun ammortizzatore sociale”.
Peraltro, essendo tutti a tempo determinato con contratti che scadono entro l’anno, è assente qualunque obbligo normativo per il soggetto subentrante.
Filcams Cgil e la Uiltucs Uil di Modena hanno chiesto interessamento e garanzie occupazionali a tutte le parti in causa: a CUP 2000, alla Regione Emilia-Romagna e all’Ausl, sia in qualità di proprietario, sia in qualità di committente del servizio.
“Ad oggi i nostri tentativi si sono scontrati contro un muro di gomma – spiegano Ferrari e Tollari -, tanto da rendere necessaria la proclamazione dello stato di agitazione e la richiesta di convocazione delle parti, avanzata da parte nostra alla Prefettura di Modena”.
Purtroppo, nei giorni scorsi, l’Ausl era assente dal tavolo aperto in Prefettura, “che ringraziamo per essersi impegnata a convincere l’Ausl dell’opportunità a partecipare successivamente a questo confronto”.
L’Ausl non può pensare di scaricare i disagi all’utenza, portati dalle proprie scelte, su chi fattivamente risponde al telefono con riconosciuta professionalità, conseguente ad impegnativi programmi di formazione. La disponibilità chiesta alle farmacie è, al contrario, lavoro sottratto a chi già lo sapeva fare bene.
Non vorremmo che per l’Ausl di Modena i 18 lavoratori di CUP 2000 diventino capro espiatorio dei problemi creati da essa stessa.
Filcams/Cgil e Uiltucs/Uil hanno chiesto nei giorni scorsi al Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, un fattivo intervento affinché quei 18 lavoratori non diventino 18 disoccupati. Ciò sarebbe facilitato se CUP 2000 Spa, la cui maggioranza è detenuta appunto dalla Regione, procedesse immediatamente alla assunzione a tempo indeterminato di tutto il personale.