SCIOPERO NAZIONALE IGIENE AMBIENTALE VENERDI’ 17 OTTOBRE. PRESIDI A MODENA E CARPI

14 Ott 2025 ccnl igiene ambientale, fp, igiene ambientale, presidio, sciopero,

Sciopero nazionale degli addetti dei servizi di igiene ambientale venerdì 17 ottobre proclamato dai sindacati Fp Cgil, Fit Cis,l Uiltrasporti e Fiadel per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
A Modena e provincia interessa gli oltre 700 addetti che operano nei servizi ambientali – raccolta rifiuti, spazzamento, impianti di compostaggio e trasformazione rifiuti – garantendo ogni giorno servizi essenziali alla cittadinanza. Le principali aziende coinvolte dallo sciopero sono tutte quelle del Gruppo Hera (Hera Spa, Herambiente, Uniflotte, Biorg), Aimag e le aziende Brodolini, De Vizia, Garc Ambiente, Rieco.

Sono previsti due presidi dei lavoratori a Modena e Carpi: presso la sede Hera di Modena (via Razzaboni, 80 e via del Tirassegno) dalle ore 4.30 del mattino alle ore 9, e a Carpi presso la sede di Aimag in via Watt (dalle ore 5 alle ore 8 del mattino) e presso la sede in via Alghisi 19 (dalle ore 8 alle ore 10).

A fine luglio si sono infatti interrotte le trattative per il rinnovo del Ccnl unico dei Servizi Ambientali, scaduto il 31 dicembre 2024, a causa della assoluta indisponibilità da parte delle associazioni datoriali ad accogliere le rivendicazioni delle rappresentanze sindacali.
Al centro delle richieste ci sono temi fondamentali per i lavoratori, a partire dal rafforzamento delle tutele su salute e sicurezza, in un settore soggetto a infortuni anche gravi del personale degli impianti, ma anche a malattie professionali e inidoneità al lavoro (che incidono pesantemente sul benessere degli operatori e sulle loro condizioni di lavoro) a causa di attività usuranti e particolarmente incisive sulla salute come la raccolta porta a porta, l’attività del mono operatore. Oltre ai rischi sempre più frequenti di aggressioni e all’esposizione agli eventi climatici per gli operatori di strada.

Ed è assolutamente necessario dare una risposta alle richieste economiche di aumenti veri in busta paga, per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione e per valorizzare la qualità e produttività delle prestazioni lavorative.

Le aziende vorrebbero invece un rinnovo al ribasso, schiacciato sul contenimento del costo del lavoro, non riconoscendo in alcun modo il valore di lavoratori e lavoratrici che ogni giorno garantiscono un servizio pubblico essenziale alla collettività, e che contribuiscono agli utili, in molti casi anche elevati per le aziende quotate in borsa, ma che non vedono il necessario riconoscimento.
Aziende che tendono invece sempre più a precarizzare il lavoro, e ad utilizzare appalti facendo dumping contrattuale che colpisce soprattutto i lavoratori della cooperazione sociale, penalizzati sia da un trattamento economico ancora più basso che da condizioni di lavoro sempre peggiori.

Modena, 14/10/2025

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