15 Dic 2010 mobilitazione,
Modena, 15 dicembre 2010
Rispetto allo svolgimento della protesta del mondo della scuola e dell’università tenutasi ieri martedì 14 dicembre a Modena, ci preme precisare alcuni punti sulle due manifestazioni che si sono svolte nella mattinata.
La Cgil che è stata promotrice con la sua categoria Flc/Cgil insieme a Gilda, ai coordinamenti genitori, alla Rete degli Studenti Medi e Unione Universitaria della manifestazione che si è svolta pacificamente, ha tentato nei giorni precedenti di prendere contatti con gli organizzatori dell’altra manifestazione partecipando ad un’assemblea e proponendo di unificare le due iniziative con una piattaforma che tenesse insieme le legittime rivendicazione contro i tagli e per la valorizzazione dell’istruzione pubblica. Anche in considerazione che la manifestazione sindacale teneva insieme un mondo vasto che va dagli studenti medi e universitari, a docenti, personale Ata, ricercatori universitari e genitori.
Da parte però degli organizzatori dell’altra iniziativa non c’è stata alcuna volontà di trovare una sintesi, rifiutandosi aprioristicamente di trovare una linea comune con la nostra manifestazione.
Ieri mattina approfittando della presenza sin dalle prime ore del mattino dei ragazzi in piazza Sant’Agostino, hanno fatto partire un corteo senza specificare in quale direzione, e senza chiarire cosa sarebbe accaduto durante quell’iniziativa.
La Cgil considera irresponsabile l’iniziativa di chi intendeva portare i ragazzi sui binari della stazione ferroviaria di Modena, mettendo seriamente a rischio anche la loro incolumità fisica (ricordiamo che la stazione di Modena è stazione di transito anche di treni ad alta velocità).
Convinti che la stragrande maggioranza dei partecipanti abbia voluto manifestare pacificamente la propria rabbia e il proprio dissenso, la Cgil condanna però slogan e atteggiamenti di certi manifestanti quali quello di indicare con la mano il segno della “P38”, atteggiamenti gravi e pericolosi che riportano alla mente tragici periodi della storia recente di questo Paese.
Iniziative come queste sono oltre che dannose, controproducenti per gli obiettivi che il movimento di protesta pacifico e democratico si prefigge: chi sfrutta le manifestazioni studentesche con iniziative a carattere violento e intimidatorio persegue l’obiettivo della divisione e oggettivamente fa lo stesso gioco del Governo che intende contestare e di chi vorrebbe ridurre gli spazi di partecipazione, democrazia e protesta.
La Cgil è convinta che il movimento studentesco sia sano e abbia al proprio interno gli anticorpi per respingere e isolare provocatori violenti e irresponsabili, anche in previsione delle prossime iniziative.
Segreteria Cgil Modena
Modena, 14 dicembre 2010
IL SEGRETARIO FLC/CGIL SULLA MANIFESTAZIONE ODIERNA: “UNA PROTESTA PACIFICA CONTRO I TAGLI E PER IL RILANCIO DEL SISTEMA PUBBLICO DI ISTRUZIONE”
La manifestazione promossa oggi dalla Flc/Cgil insieme al sindacato Gilda Insegnanti, ai lavoratori della scuola e dell’università e agli studenti, unitamente a tanti genitori, si è svolta in modo pacifico e democratico, con la partecipazione di ben 700 persone.
Il corteo partito da piazzale Sant’Agostino alle ore 10.30 ha sfilato pacificamente per le vie del centro storico sino a piazza Mazzini dove sindacalisti, studenti, docenti e rappresentanti personale tecnico-amministrativo della scuola e dell’università hanno dato vita ad un’assemblea all’aperto.
Diversi gli interventi che hanno rivendicato scelte diverse su scuola e università, criticando duramente gli effetti delle politiche di tagli indiscriminati e destrutturanti il sistema dell’istruzione pubblica.
Si chiede un’altra riforma dell’università e della scuola che investa sulla conoscenza, stabilendo un rapporto tra lavoro e qualità formativa, rivedendo la didattica e potenziando la ricerca, superando la precarietà.
La Flc/Cgil rivendica inoltre scelte che favoriscano il diritto allo studio, a cominciare dal ripristino dei finanziamenti per le borse di studio. Si chiede inoltre l’immissione in ruolo da subito dei 100.000 lavoratori precari (tra docenti e personale Ata) pari al numero dei posti vacanti nelle scuole italiane.
Il sindacato considera il Ddl Gelmini di riforma dell’università approvato alla Camera, e che deve ora tornare al Senato, farraginoso e sostanzialmente inapplicabile, non risolve in alcun modo nessuno dei gravi problemi che affliggono l’Università italiana. Infatti esso rafforza i gruppi di potere baronali, aumenta a dismisura e istituzionalizza il precariato, peggiora ulteriormente i meccanismi di reclutamento e di avanzamento di carriera accentuando il localismo. In particolare, introduce un sistema di governo degli Atenei e del Sistema universitario che riduce ulteriormente l’autonomia e la democrazia nell’Università.
La manifestazione odierna rientra in un percorso di mobilitazione democratico, pacifico e rispettoso delle regole di convivenza civile, che da mesi vede impegnata la Flc/Cgil e che proseguirà instancabilmente nella difesa della scuola pubblica e dell’università.
Stefano Colombini, segretario sindacato scuola-università-ricerca Flc/Cgil Modena
Modena, 10 dicembre 2010
ANCORA UNA PROTESTA MARTEDÌ 14 DICEMBRE DEL MONDO DELLA SCUOLA E DELL’UNIVERSITÀ CONTRO I TAGLI ALL’ISTRUZIONE PUBBLICA
È promossa dai sindacati Flc/Cgil e Gilda/Unams – con l’adesione del coordinamento insegnanti “La Politeia”, Rete degli Studenti medi, Unione degli studenti Universitari, Coordinamento provinciale genitori Consigli di circolo ed istituto, Comitato buona scuola di Carpi, Cobas e Unione sindacati di base – la giornata di protesta martedì 14 dicembre a Modena contro i tagli e le pseudo riforme che stanno impoverendo la scuola e l’università pubblica, che cancellano il diritto allo studio a cominciare dal drastico ridimensionamento dei finanziamenti statali per le borse di studio.
Un variegato corteo di studenti medi e universitari, insieme a ricercatori, docenti e personale Ata, sfilerà martedì 14 dicembre per le vie del centro storico.
Il concentramento è alle ore 10.30 in piazzale Sant’Agostino e alle ore 11.30 partenza del corteo per piazza Mazzini.
All’arrivo in piazza Mazzini intorno alle ore 12 il corteo si trasformerà in una grande assemblea all’aperto con interventi di sindacalisti, studenti e personale della scuola e dell’università.