29 Dic 2010 sciopero,
Formigine, 29 dicembre 2010
I lavoratori della Cooperativa Codess Sociale, che lavorano nell’appalto per la gestione della Residenza Sanitaria Assistita di Formigine, invece di passare delle serene festività con i loro cari hanno scelto di passare delle festività di lotta per affermare i loro diritti e la loro dignità di lavoratori.
Da circa 3 anni, cioè da quando la struttura RSA Formigine ha iniziato l’attività, i lavoratori lottano insieme ai sindacati per veder riconosciuto loro il contratto nazionale e l’integrativo provinciale. Ma se all’inizio c’era almeno la speranza che la situazione potesse cambiare in meglio, ora il limite della pazienza è stato superato! I lavoratori non ci stanno più ad essere presi in giro.
Da mesi i lavoratori con i sindacati FP-CGIL e FPL UIL inseguono Codess Sociale per chiedere il rispetto dei contratti di lavoro. Le risposte, ad oggi, sono insoddisfacenti e dopo un faticoso ed ennesimo accordo, anche questa volta disatteso da parte della cooperativa, la situazione sta diventando insopportabile.
Basti pensare che solo a dicembre di quest’anno, i lavoratori hanno finalmente potuto vedere liquidati 100€ di una voce contrattuale del 2008! Quanto tempo necessita a Codess Sociale per adeguarsi alle norme vigenti?
Non è pensabile che una cooperativa sociale possa gestire un servizio così delicato con delle furberie tese solo ad abbassare il costo del lavoro, non rispettando le regole. Per questo non ci interessano contentini e non consentiremo interpretazioni illegittime delle norme contrattuali. Le festività vanno pagate. Non è possibile lavorare fino a 50 ore alla settimana e affermare che non ci sono ore di straordinario da pagare.
Ci piacerebbe conoscere in base a quale interpretazione o normativa Codess paga le ore di formazione effettuate dal proprio personale al 50% della retribuzione ordinaria!
Non è possibile lavorare e non veder pagato per intero il proprio lavoro a fine mese.
Queste non sono rivendicazioni pretestuose, sono solamente diritti fondamentali previsti dal contratto nazionale delle cooperative sociali.
Tutto questo svilisce la professionalità degli operatori e ha contribuito a sviluppare ormai da molti mesi un clima estremamente teso nella struttura.
In tutte queste vicende la crisi non c’entra un bel nulla, sono solo storie di ordinario sopruso. E’ ora che anche la cittadinanza e i familiari dei degenti sappiano di questa situazione, considerato il silenzio delle istituzioni, le quali a conoscenza di questi soprusi, stanno a guardare.
FP-CGIL e FPL UIL pensano che le istituzioni locali non possano consentire ad aziende che hanno questo tipo di comportamento di operare tranquillamente nel territorio, in barba alle norme contrattuali e alla regolamentazione che ha consentito un alto livello di prestazioni socio-sanitarie in questa provincia nel corso degli anni.
Per tutte queste ragioni i lavoratori hanno deciso all’unanimità di convocare Codess Sociale in Prefettura e di preannunciare lo stato di agitazione.
Se questa insostenibile situazione non cesserà immediatamente i lavoratori sono pronti ad andare allo sciopero e ad incontrare i familiari degli utenti per spiegare l’insostenibile situazione.
Alessandro De Nicola Fp/Cgil Sassuolo
Giuseppe Belloni Fpl/Uil Sassuolo