ARES (EX MARANELLO PALACE) SULL’ORLO DELL’INSOLVENZA. SITUAZIONE DELICATA PER I LAVORATORI

30 Giu 2011

Maranello, 30 giugno 2011

 

Hanno perso il posto di lavoro lo scorso autunno e adesso rischiano anche di non riscuotere l’ultima mensilità, l’indennità di mancato preavviso e tutto il  Tfr per un valore complessivo di 60.000 euro.

La vicenda, richiamata all’attenzione già due anni fa dal sindacato Filcams/Cgil di Modena, riguarda una decina di ex dipendenti di Ares Srl di Maranello, che gestiva fino all’anno scorso la struttura alberghiera Maranello Palace, in via Grizzaga, dove la società aveva la sede effettiva, anche se la sede ufficiale è a Frosinone.

Nel novembre del 2008 l’azienda alberghiera Ares aveva rilevato, attraverso un affitto d’azienda, le attività della Maranello Palace Spa successivamente fallita. Gli ex dipendenti della Maranello Palace Spa erano perciò confluiti in Ares, nella speranza di un futuro professionale.

Tuttavia, anche Ares nel settembre-ottobre 2010 ha cessato l’attività alberghiera, ne sono venuti a mancare i responsabili ed i lavoratori si sono trovati abbandonati al loro destino, senza avere più referenti. Non solo. Dopo l’improvvisa cessazione del rapporto di lavoro, i lavoratori non hanno avuto pagate le ultime spettanze ed il trattamento di fine rapporto.

A questo punto, i lavoratori assistiti dalla Filcams/Cgil e dallo studio legale Fiorini & Bova, hanno fatto ricorso al Tribunale per tentare di ottenere almeno il pagamento delle loro spettanze retributive, ma, finora, ogni tentativo è risultato inutile in quanto Ares, nelle scorse settimane, ha improvvisamente cambiato proprietà, e  ciò sembra profilare un allungamento dei tempi di soluzione della vertenza. Infatti, il nuovo proprietario non si è ancora fatto avanti per mantenere fede agli impegni e saldare il debito nei confronti degli ex dipendenti.

Ora, se non si sblocca la situazione con un accordo, attendono l’esito del ricorso del 6 luglio prossimo ed hanno la speranza di poter avviare le procedure di accesso al fondo di garanzia dell’Inps per avere il Tfr , passaggio che richiede però un ulteriore allungamento dei tempi.

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