FARAL CAMPOGALLIANO, FIRMATO IERI L’ACCORDO IN PROVINCIA

14 Ott 2011 presidio, sciopero,

Campogalliano, 14 ottobre 2011

E’ stato raggiunto ieri presso la sede della Provincia alla presenza dell’assessore Ori e dei sindaci dei Comuni dei due stabilimenti di Campogalliano e Orgiano (Vicenza), l’accordo sulla vertenza Faral che riguarda circa 160 lavoratori nei 2 stabilimenti.

L’azienda ha accettato di pagare la mensilità arretrata di settembre con un primo acconto di 1.000 euro entro il 21.10 e al momento non è prevista la decisione di chiudere l’azienda, nè di metterla in liquidazione.

L’azienda e si è infatti impegnata nell’arco di 20 giorni a verificare l’esistenza di un acquirente di entrambi gli stabilimenti che dia continuità produttiva.

“Ci siamo dati 20 giorni di tempo – commenta Cesare Pizzolla della Fiom/Cgil – durante i quali ci saranno incontri settimanali con le Rsu tesi a monitorare la situazione e a verificare se esiste la possibilità di un compratore che, come da accordo, non si interessato non solo al marchio, ma alla continuità produttiva e occupazionale di entrambi i siti”.

Nell’assemblea svolta ieri sera, i lavoratori hanno approvato all’unanimità i contenuti dell’accordo e hanno deciso di smobilitare il presidio e rientrare in fabbrica da lunedì 17 ottobre. Ciò a condizione che l’azienda rispetti l’accordo, che prevede tra l’altro la costituzione di un conto dove confluiranno i ricavi delle vendite, dedicato prioritariamente al pagamento delle spettanze dei lavoratori.

Campogalliano, 11 ottobre 2011

SCIOPERO PERMANENTE ALLA FARAL DI CAMPOGALLIANO

Sciopero permanente con presidio davanti ai cancelli alla Faral di Campogalliano è stato proclamato oggi dalla Fiom/Cgil e dalla Rsu, deciso insieme ai lavoratori in assemblea, per avere risposte sulle prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento.

Molti lavoratori sono già dalle prime ore di oggi pomeriggio davanti ai cancelli e si sta attuando il blocco delle merci in entrata e in uscita per impedire ai camion, che si stanno recando nello stabilimento, di caricare le merci.

Il presidio è previsto continuare anche nelle ore notturne e l’azione di lotta continuerà sino a che non ci saranno risposte sul futuro produttivo dello stabilimento modenese.

Fiom e Rsu hanno richiesto un incontro urgente con la proprietà già nella giornata di oggi.

Campogalliano, 26 settembre 2011

SCIOPERO OGGI ALLA FARAL DI CAMPOGALLIANO CON PRESIDIO DAVANTI AI CANCELLI

Sciopero di 8 ore oggi lunedì 26 settembre nei 2 stabilimenti Faral di Campogalliano e Orgiano (Vicenza) proclamato dalla Fiom/Cgil e dalla Rsu per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati e un piano di investimento credibile per il rilancio sia dello stabilimento modenese che della fonderia vicentina.

E’ previsto un presidio davanti ai cancelli aziendali (in via Ponte Alto 40) dalle ore 6 del mattino e per tutto il pomeriggio per sensibilizzare la cittadinanza. Porterà la propria solidarietà ai lavoratori anche il sindaco di Campogalliano Stefania Zanni  che lo scorso 22 settembre che aveva ricevuto una delegazione di lavoratori  e sindacalisti Fiom sulle questioni della vertenza aziendale.

L’adesione allo sciopero da parte dei 105 lavoratori dello stabilimento di Campogalliano è totale e molti di loro sono davanti ai cancelli già dalle ore 6 di questa mattina.

La Faral viene da una storia di crisi produttiva che risale a 3-4 anni fa, quando dopo un periodo di cassa integrazione e una successiva riduzione del personale, è stata rilevata nel 2008 dal Gruppo tedesco Bavaria con l’impegno di risanarla dal punto di vista economico-finanziario e rilanciarla da punto di vista produttivo.

“Niente di tutto questo è avvenuto” afferma Massimo Valentini della Fiom/Cgil che denuncia come nell’incontro del 13 settembre l’azienda abbia annunciato di non essere in grado di pagare lo stipendio di agosto e che il 15 settembre avrebbe dato solo il 50% della mensilità arretrata. “Abbiamo condiviso con la dirigenza almeno un anticipo di 1.000 euro uguali per tutti i lavoratori –  spiega il sindacalista – con l’impegno dell’azienda a saldare il rimanente entro il 15 di ottobre, oltre al pagamento della stessa mensilità di settembre.”

Fiom e lavoratori sono molto preoccupati per l’elevato debito dell’azienda e per l’esposizione con le banche.

Inoltre, si chiede all’azienda un rilancio degli investimenti per la modernizzazione degli impianti produttivi e una migliore organizzazione del lavoro, in merito ai quali l’azienda non ha dato finora risposte convincenti.

Si chiede inoltre una migliore gestione del personale tenendo che nell’ultimo anno sono stati spostati capi reparto storici (quelli che di fatto organizzano da sempre la produzione) e sono stati collocati in produzione con gravissime difficoltà nella gestione attuale del lavoro.

Importante sarebbe anche riuscire a migliorare la gestione produttiva contenendo l’attuale quantità di scarti di produzione, oggi eccessiva e dovuta ad una gestione poco attenta.

“Nella primavera 2011 – dice la Rsu – è stato organizzato faraonico un incontro di rappresentanza e oggi non ci sono i soldi per le spettanze”.

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