CONSIGLIO D'EUROPA/NON ADATTI AL TRATTENIMENTO I CENTRI DI ACCOGLIENZA DI LAMPEDUSA

13 Ott 2011

La Sottocommissione ad hoc dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) certifica quanto tutti sanno: i centri di accoglienza di Lampedusa non sono adatti al trattenimento di migranti irregolari. “I centri di accoglienza dovrebbero rimanere tali, e non essere trasformati in centri di trattenimento”, ha dichiarato Christopher Chope, Presidente della sottocommissione ad hoc e della Commissione Migrazioni, Rifugiati e Demografia dell’APCE.

Nel suo rapporto sulla visita tenuta lo scorso maggio, la Sottocommissione mostra preoccupazione per le tensioni che crescono sull’isola: “un incendio doloso verificatosi il 20 settembre nel principale centro di accoglienza, causando danni notevoli, ha infatti provocato un’impennata di violenza e portato le autorità italiane a dichiarare Lampedusa porto non sicuro”. La Sottocommissione condanna “ fermamente questi atti di violenza, che non rendono giustizia agli sforzi compiuti dalla popolazione locale e dalla Guardia costiera italiana che, giorno dopo giorno, fanno tutto il possibile per prestare soccorso alle persone in pericolo in mare e offrire loro un rifugio temporaneo sull’isola”.

Il 2011”, dice la Sottocomissione, “è stato segnato da numerose tragedie nel Mar Mediterraneo dove migliaia di persone hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee. A ragione della sua vicinanza con l’Africa settentrionale, Lampedusa è un territorio chiave per impedire nuove morti in mare”. E commenta il Presidente: “Finché il porto di Lampedusa sarà considerato come un porto ‘non sicuro’, le traversate saranno più lunghe, più pericolose e le operazioni di salvataggio dei guardacoste saranno rallentate dalle maggiori distanze da percorrere partendo dalla Sicilia. Per salvare delle vite, è urgente che Lampedusa possa essere di nuovo in grado di accogliere gli arrivi”.

La sottocomissione “esorta le autorità italiane a intensificare quanto prima le capacità ricettive di Lampedusa e a garantire il rapido trasferimento dei nuovi arrivati in centri di accoglienza situati in altre parti d’Italia”. Consiglia, inoltre, “strutture di accoglienza adeguate per i minori non accompagnati, garantendo che questi ultimi non siano detenuti e che siano separati dagli adulti”.

Lampedusa resta sempre in prima linea per quanto riguarda gli arrivi via mare di flussi migratori misti, provenienti in particolare dalla Libia e dalla Tunisia. Gli arrivi non sono diminuiti, e l’Italia e l’Europa devono essere pronte a far fronte ad afflussi potenzialmente ancora più massicci”, conclude la Sottocommissione.

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