22 Nov 2011
di Arturo Ghinelli
5 milioni sono gli immigrati regolari; il numero complessivo è immutato rispetto all’anno precedente. 3 milioni sono gli immigrati aumentati nell’ultimo decennio. 2 milioni le famiglie con almeno un immigrato. 993.238 i minori, cui vanno aggiunti 5.806 minori non accompagnati senza contare i comunitari.
I minori aumentano ogni anno ad un ritmo superiore alle 100.000 unità, tra nati sul posto e figli ricongiunti.
21.357 sono stati i matrimoni misti nell’ultimo anno, 1 su 10 i matrimoni registrati.
I figli di genitori stranieri nel 2010 sono stati il 14% dei nuovi nati, ma sono stati il 18,4% considerando i nati da madre straniera e padre italiano.
Gli studenti stranieri iscritti nelle scuole italiane sono 709.826 (7,9 %), 61.777 gli universitari (3,6%).
Sulla popolazione residente gli immigrati sono il 7,5% e il 10% sulla forza lavoro,infatti oltre 2 milioni sono gli occupati e 228.540 i titolari d’impresa.
66 mila sono state le cittadinanze ottenute,ma sono 650.000 circa i nati in Italia che ancora sono senza cittadinanza.
Gli esami di lingua italiana per ottenere il permesso di soggiorno hanno dato risultati molto diversi: i bocciati a Roma sono stati il 3,5% e a Padova il 34%.
Nell’ultimo anno sono scaduti 684.413 permessi di soggiorno e non sono ancora stati rinnovati:398.136 permessi rilasciati per lavoro subordinato,49.633 per lavoro autonomo,220.622 per motivi di famiglia e 16.022 per attesa di occupazione. Dei 2.637.431 permessi che erano in vigore al 31 dicembre 2009,a distanza di un anno un quarto è venuto meno.
Quindi anche se all’inizio del 2011 gli immigrati erano 5 milioni così come all’inizio del 2010, non è vero che non è cambiato niente, in realtà c’è stata una grande rotazione che ha coinvolto 600 mila persone rientrate al paese d’origine o mimetizzate tra le pieghe del lavoro nero. Tenendo conto che anche i neocomunitari, dei quali non è possibile seguire le vicende attraverso il permesso di soggiorno, documento diventato per loro superfluo, sono costretti anch’essi a lasciare l’Italia, la rotazione assume dimensioni ancor più estese.
Il Dossier della Caritas/Migrantes è un contributo fondamentale alla conoscenza del fenomeno immigrazione,che pur essendo una dimensione strutturale della società di oggi e non più un fatto emergenziale,non è ancora soddisfacente, infatti permangono pregiudizi e ostilità preconcette e ingiustificate che solo la conoscenza della realtà può contribuire a modificare. Complimenti quindi alla Caritas per il contributo che dà ormai da 21 anni in questa direzione, rimane il rammarico che un’opera così utile non venga ancora realizzata in ambito pubblico.
PER SAPERNE DI PIU’:
http://www.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2011/dossier_immigrazione2011/scheda.pdf
http://www.cgil.it/tematiche/Documento.aspx?ARG=IMMIGRAZIONE&TAB=0&ID=17597
http://www.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2011/dossier_immigrazione2011/nozza.pdf
http://www.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2011/dossier_immigrazione2011/pittau.pdf
http://www.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2011/dossier_immigrazione2011/merisi.pdf
http://www.cgil.it/tematiche/Documento.aspx?ARG=IMMIGRAZIONE&TAB=0&ID=17597
http://www.cgilmodena.it/oltre-la-crisi-insieme-il-tema-del-dossier-immigrazione-2011.html