01 Feb 2012
SCELTE DI BUON SENSO
di Ciro Spagnulo e Mohcine El Arrag
Rispetto al primo gennaio dell’anno scorso i cittadini italiani scendono sotto i 56 milioni e con essi calerebbe la popolazione se non fosse per gli immigrati, i quali, invece, salgono a quasi cinque milioni, 289 mila in più. Gli immigrati sostengono la crescita della popolazione non solo con nuovi ingressi, ma anche tenendo alta la fecondità: un bambino su cinque nasce da donne straniere, i cui figli sono 2,07 contro 1,33 delle donne italiane. Questi dati che l’Istat mette a disposizione con l’ultimo report sugli indicatori demografici confermano ancora una volta che gli immigrati sono anche loro il futuro del Paese. Dipende dalle nostre scelte che essi vivano accanto a noi, ghettizzati e rancorosi, o con noi includendoli come cittadini a tutti gli effetti. Alle persone di buon senso appare evidente che la strada da preferire è la seconda, e perciò spingono per una semplificazione dei percorsi di cittadinanza che parta dall’introduzione dello jus soli e del voto alle amministrative. Non è più pensabile che una parte consistente della popolazione resti ingabbiata da una normativa sulla cittadinanza che è tra le più restrittive d’Europa. In particolare, è inammissibile che non si tenga conto di un milione di bambini, 650 mila dei quali nati qui. Come è inammissibile che i lavoratori stranieri non possano influire sulle scelte amministrative pur pagando tasse e contributi. Ma la semplificazione dei percorsi di cittadinanza non basta. Occorre cambiare l’approccio complessivo alle politiche migratorie, riformando la disciplina degli ingressi e correggendo le scelte di questi ultimi anni, a cominciare da quelle che più penalizzano sul piano dell’integrazione, come nel caso dei ricongiungimenti familiari.
http://www.istat.it/it/archivio/51645
http://www.cgilmodena.it/istat-in-debito-con-gli-stranieri-per-la-crescita-della-popolazione.html