IRIS CERAMICA, I LAVORATORI DICONO SÌ ALL’ACCORDO

05 Mar 2009 sciopero,

 Modena, 5 marzo 2009

 

 

Esprimiamo soddisfazione per l’esito delle assemblee che si sono svolte ieri fra i lavoratoti di tutti gli stabilimenti modenesi del gruppo ceramico Iris, sull’accordo raggiunto in Regione venerdì 27 febbraio sul piano industriale per il rilancio del gruppo.

 

I lavoratori e le lavoratrici si sono espressi in larghissima maggioranza – 98% – a favore dell’accordo tra le parti che prevede il ritiro della messa in liquidazione del gruppo Iris e un piano industriale che scongiura i licenzianti ad eccezione delle uscite volontari e dei pensionandi, consentirà il mantenimento della produzione negli stabilimenti di Sassuolo, Fiorano e Viano (Reggio Emilia) e attraverso investimenti e l’utilizzo pieno degli impianti saranno garantiti almeno 500 posti al termine dei 3 anni di cassa integrazione straordinaria.

 

Il sindacato è impegnato a vigilare nei prossimi mesi sulla applicazione dell’accordo e in particolare sull’attuazione dei piani di formazione, dell’organizzazione del lavoro e della corretta gestione della rotazione fra i dipendenti in Cigs.

 

Solo un’attenta verifica periodica e l’utilizzo di tutti i diritti sindacali e l’applicazione concreta di tutti gli accordi in essere, potranno consentire al Sindacato di raggiungere tutti gli obiettivi prefissi.

 

La condivisione da parte dei lavoratori registrata nelle assemblee dimostra ancora una volta quanto un rapporto stretto tra Sindacati e lavoratori sia fondamentale per far cambiare idea anche a chi aveva provato a metterci davanti al fatto compiuto e a scelte così drastiche.

 

L’alta percentuale di consenso registrata tra i lavoratori, dimostra ancora una volta che la democrazia esercitata nei luoghi di lavoro e il condizionare le intese alla validazione dei lavoratori, si confermano strumenti fondamentali dell’azione sindacale, incoraggiano la FILCEM/CGIL a proseguire con queste modalità sempre e comunque.

 

La FILCEM/CGIL di Modena ritiene infatti che il risultato raggiunto sia frutto del ruolo attivo dell’assessorato regionale alle Attività Produttive e delle Amministrazioni locali, insieme alla determinazione con la quale tutte le maestranze del gruppo ceramico Iris hanno risposto nell’immediato alla scelta unilaterale dell’impresa, oltrechè al senso di responsabilità dimostrato con il voto in assemblea, con la consapevolezza che tra tre anni ci sarà ancora il gruppo ceramico Iris.

Questa è una conquista dei lavoratori e del sindacato e si sentono di esserne stati interamente protagonisti.

 

 

Manuela Gozzi, segretaria provinciale FILCEM CGIL Modena

Claudio Tonelli, segreteria FILCEM CGIL Modena

 

 

 

 

 

 

Sassuolo, 19 gennaio 2009

 

 Venerdì scorso, 17 gennaio 2009, in tarda serata, lo stesso giorno che la mattina aveva visto il riuscitissimo sciopero generale del Gruppo Iris con il coinvolgimento di centinaia di lavoratori e la manifestazione davanti alla sede centrale di Fiorano Modenese, è stato firmato un verbale alla presenza delle Istituzioni (assessore regionale Campagnoli, sindaci e rappresentanti delle province) nel quale, il dottor Pifferi in rappresentanza del gruppo ha espresso i seguenti impegni:

  • verrà disposto un piano industriale di medio lungo termine per Iris Ceramica Spa e attivato sin da subito un confronto con le Organizzazioni sindacali su tale piano;

  • non si darà corso a nessun atto di dismissione delle strutture aziendali;

  • nell’ottica indispensabile di assicurare la continuità produttiva dell’azienda per la salvaguardia del mercato e per non compromettere il successo del piano industriale la società ritiene di riprendere pienamente le attività lavorative già a partire da lunedì 19 gennaio;

  • verrà convocata dal dottor Pifferi nei tempi dovuti l’assemblea dei soci per le deliberazioni coerenti con il piano industriale e le succitate decisioni.

Si era partiti con l’atto di scioglimento e liquidazione di Iris Ceramica iscritto alla Camera di Commercio di Modena l’8 gennaio ed il conseguente fermo degli impianti e perdita del lavoro dei 780 dipendenti (obiettivo dichiarato: “salvaguardare il patrimonio sociale”) per poi accorgersi che si stava dissipando, oltre che un patrimonio umano (operai, impiegati, quadri, dirigenti), un tessuto produttivo quale l’indotto, il rapporto con il mercato e con i clienti, nonché il marchio e il futuro di un prodotto di qualità.

Per questo l’azienda ha dovuto fare marcia indietro e anziché chiudere l’Iris, sulla base di un’analisi sbagliata della crisi dipinta come “era glaciale”, ha poi planato più realisticamente con i piedi per terra sulla necessità/richiesta di “dover assolutamente riaprire i cancelli e richiamare i lavoratori al lavoro già a partire dal prossimo 19 gennaio”.

Questo è un primo importante risultato delle lotte che il Sindacato ha messo in campo nonché dell’isolamento che la proprietà ha subito da parte delle Istituzioni, della Società Civile e delle stesse altre imprese del distretto ceramico. L’era glaciale non c’è, non c’è da celebrare il funerale dell’Iris perchè c’è un distretto leader mondiale nelle tecnologie per la produzione delle piastrelle e e quello che va fatto è rimboccarsi le maniche e soprattutto esercitare la responsabilità sociale per innovare, qualificare e forse riposizionare questo patrimonio.

Hanno pagato l’unità e la generosità dei lavoratori di Iris, Graniti Fiandre e Ariostea, il sostegno di lavoratori e cittadini del distretto ceramico, la partecipazione e il contributo delle RSU del settore, delle RSU degli altri settori produttivi che hanno espresso solidarietà insieme al Comitato Direttivo della FIOM/CGIL di Modena e del movimento giovanile Sinistra Studentesca.

Sappiamo anche che questa è una prima tappa e che ora ci aspetterà un duro lavoro i cui risultati misureremo e verificheremo nel confronto e nell’eventuale accordo sul progetto industriale.

Un progetto di riorganizzazione che oltre a garantire la continuità e capacità produttiva dovrà essere in grado di salvaguardare il lavoro e l’occupazione anche attraverso tutti gli strumenti a disposizione (CIGS, ammortizzatori sociali, formazione professionale, e riqualificazione, contratti di solidarietà, ecc…).

Anche per questo abbiamo richiesto il superamento della delibera di messa in liquidazione, atto incoerente con la necessità ribadita dall’azienda di continuare a produrre e stare sul mercato.

 FILCEM/CGIL FEMCA/CISL UILCEM/UIL Modena

 

Si allega comunicato sindacale dell’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici del Gruppo Iris di sabato pomeriggio 17 gennaio 2009, in cui si prende atto e si valutano positivamente gli impegni assunti dal rappresentante della proprietà dottor Pifferi.

comunicato-sindacale-iris-5-17109

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