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Vignola, 2 marzo 2012
Continuano le iniziative di mobilitazione della Fiom/Cgil in provincia di Modena in preparazione dello sciopero generale del 9 marzo prossimo per la riconquista del contratto nazionale, per la democrazia e rappresentanza sindacale, in difesa dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori.
Dopo le fermate spontanee decise dalle Rsu delle aziende metalmeccaniche di tutta Modena e provincia che si sono svolte in questi giorni con numerosi cortei, presidi e manifestazioni, lunedì sera 5 marzo è prevista anche un’assemblea pubblica della Fiom/Cgil a Spilamberto.
L’appuntamento è alle ore 20.30 presso la sala Comunale di Spilamberto (piazza Caduti della Libertà,4) e ne discutono Cesare Pizzolla della segreteria Fiom/cgil Modena insieme a Claudio Riso della segreteria provinciale Cgil.
L’iniziativa è pubblica e aperta a lavoratori e cittadini.
Si affronteranno il tema della riforma del mercato del lavoro in discussione in questi giorni tra Governo e parti sociali, le conseguenze di riforme che vedono coinvolti i lavoratori che non vogliono essere considerati semplici spettatori di una partita dove per Governo e Confindustria tutto sembra lecito. Dove ci si può permettere di minacciare di proseguire con la riforma anche senza accordo con le parti sociali, prassi già vista con la manovra sulle pensioni, che la Fiom/Cgil considera fortemente negativa e peggiorativa non solo per coloro che ormai erano in procinto di andare in pensione, ma sopratutto per i giovani.
Al centro della discussione anche l’art.18, da sempre un forte deterrente contro i licenziamenti immotivati nelle aziende. Destrutturarlo significa rendere permanente il senso di precarietà dei lavoratori, limitandone anche, attraverso il ricatto, la capacità di organizzarsi collettivamente per sostenere i propri diritti con lo sciopero e la contrattazione.
La Fiom ritiene che l’art.18 deve essere esteso a tutto il mondo del lavoro, così come la cassa integrazione, perché solo con l’ampliamento delle regole e dei diritti a tutti si può superare la crisi.
Si affronterà anche la vertenza con Federmeccanica e Fiat che stanno mettendo in discussione, come mai prima d’ora, la libertà dei lavoratori di essere rappresentati dalla Fiom dentro le fabbriche. Stanno tentando di imporre la limitazione delle ore di assemblea e dell’elezione delle RSU, la mancata effettuazione delle trattenute sindacali. Da inizio gennaio 2012 questi diritti garantiti non solo dalla Legge 300, dai CCNL, ma anche dalla Costituzione, sono sotto attacco in tutte le aziende metalmeccaniche.
Per la Fiom/Cgil è fondamentale e prioritario riconquistare un CCNL che sia discusso e votato da tutte le lavoratrici e da tutti i lavoratori metalmeccanici, perché la democrazia e la partecipazione sono diritti fondamentali a difesa della libertà, sia dentro che fuori le fabbriche.
Fiom/Cgil Vignola