29 Mar 2012 mobilitazione,
La riforma delle pensioni riguarda anche i lavoratori immigrati che vedranno posticipato di anni il diritto a godere della pensione per cui hanno versato i contributi all’Italia. Particolarmente sgradevole sarà la sorpresa per chi è già rientrato nel Paese di origine sicuro di aver maturato un traguardo, che, invece, non c’è più.
Per risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, e per chiedere una soluzione allo scandalo delle ricongiunzioni onerose, la CGIL, insieme a CISL e UIL si mobiliterà venerdì 13 aprile.
“La mobilitazione unitaria del 13 aprile sarà una mobilitazione di tutti i lavoratori”, ha affermato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, riferendosi a quei lavoratori che con la riforma delle pensioni sono diventati ‘esodati’: “dovevano accedere alla pensione – ha spiegato – invece non hanno nè lavoro, nè ammortizzatori sociali e sono alla ricerca di una soluzione”. “Penso, inoltre, – ha proseguito – a tutti coloro che per effetto delle norme delle finanziarie del governo precedente si trovano a dover affrontare ricongiunzioni molto onerose per poter ricostruire le loro carriere pensionistiche”.
Come già annunciato dalla CGIL il capitolo delle pensioni non è chiuso e per questo scenderà in piazza a Roma, inieme a CISL e UIL, per contrastare quei provvedimenti del governo “profondamente iniqui, privi di qualsiasi gradualità, pensati e fatti esclusivamente per fare cassa”.