29 Mar 2012
Un permesso di soggiorno temporaneo per i profughi provenienti dalla Libia. Lo chiede la Commissione Diritti umani del Senato, a proposito delle migliaia di migranti di varie nazionalità che soggiornavano irregolarmente in Libia e sono fuggiti dalla guerra alla volta dell’ ltalia. Sulla base del criterio della “nazionalità” le loro richieste di asilo continuano a essere in gran parte negate dalle Commissioni territoriali. In una nota la La Commissione “ritiene necessario intervenire al più presto per concedere a quanti non hanno ottenuto il riconoscimento della protezione umanitaria un permesso di soggiorno temporaneo, offrendo loro un ulteriore periodo di tempo che consenta la ricerca di soluzioni individuali e permetta al Governo di predisporre adeguati programmi di ritorno volontario assistito al paese d’origine o eventualmente in Libia, di fronte a un’eventuale stabilizzazione della situazione politica”. L’alternativa, ha detto il senatore Massimo Livi Bacci, è l’irregolarità di migliaia di persone.
“Appare ormai evidente che alla maggior parte dei profughi provenienti dalla Libia difficilmente potrà essere riconosciuto lo status di rifugiato e il destino di migliaia di persone rischia di essere l’irregolarità”, ha detto il senatore Massimo Livi Bacci al termine dell’audizione. “Solo attraverso una protezione umanitaria temporanea possiamo garantire a queste persone un futuro che non sia di clandestinità”.
“Una soluzione – ha sottolineato la Commissione – va trovata velocemente anche per evitare le situazioni di tensione che periodicamente si registrano nei diversi centri di accoglienza per richiedenti asilo legate ai tempi, spesso lunghi, necessari allo svolgimento delle procedure relative al riconoscimento dello status di rifugiato e degli eventuali ricorsi in caso di diniego”.
La proposta della Commissione è seguita all’incontro con l’Associazione “3 febbraio” sulle condizioni dei migranti giunti dalla Libia.
http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/dirittiumani16/Rapporto%20carceri.pdf