CONTINUA LA MOBILITAZIONE CGIL CONTRO LA RIFORMA DEL LAVORO, CONTRO LA PRECARIETÀ E PER L’ALLARGAMENTO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. GIOVEDÌ 19 APRILE SCIOPERO DI PUBBLICO IMPIEGO, SCUOLA E LAVORATORI IN LEGGE 146. CORTEO IN CENTRO STORICO CON PARTENZA DAL PIAZZALE DELLA COOP CIALDINI (VIA GALAVERNA, ORE 9)

17 Apr 2012 mobilitazione, sciopero,

Modena, 17 aprile 2012

 

Continua la mobilitazione della Cgil contro la riforma del lavoro del Governo Monti per presidiare l’iter parlamentare del Ddl che si aprirà nelle prossime settimane e ottenere ulteriori modifiche in particolare su art.18, ammortizzatori sociali e precarietà.

Nell’ambito del primo pacchetto provinciale di 8 ore di sciopero (delle 16 ore complessive indette dal Direttivo nazionale Cgil il 21 marzo), che ha già visto lo sciopero di 4 ore dei meccanici (29.3), lo sciopero di 8 ore dei lavoratori delle altre categorie dell’industria (5.4), si aggiunge dunque giovedì 19 aprile lo sciopero per l’intera giornata dei lavoratori del pubblico impiego, scuola-università-ricerca e dei lavoratori privati in legge 146 (soggetti ai vincoli di sciopero dei servizi essenziali), quindi gli addetti nei servizi alle persone (nidi, materne, case protette, servizi handicap), i lavoratori di commercio-turismo-terziario, Poste, telecomunicazioni, banche-assicurazioni-riscossioni tributi, igiene ambientale, gas-acqua, elettricità. A ciò si aggiunge, a completamento del pacchetto di 8 ore della categoria, lo sciopero dei metalmeccanici di 4 ore la mattina.

La mattina di giovedì 19 aprile, è prevista una manifestazione con corteo in partenza dal piazzale della Coop Cialdini (via Galaverna-concentramento ore 9) e per le vie del centro storico sino a largo Garibaldi dove si terrà un sit-in.

La Cgil mantiene le ragioni dello sciopero proclamato a fine marzo dopo che il governo Monti aveva unilateralmente chiuso la discussione sulla riforma del mercato del lavoro.

“La riapertura della discussione sull’art.18 (reintegro del giudice sui licenziamenti economici per cause manifeste di illegittimità) è frutto della mobilitazione della Cgil” ha detto stamattina in conferenza stampa il segretario Cgil Donato Pivanti, insieme ai segretari delle categorie di lavoratori che scioperano giovedì, Marco Bonaccini (Fp/Cgil), Stefano Colombini (Flc/Cgil), Roberto Cattabriga (Fisac/Cgil), Giordano Fiorani (Fiom/Cgil) e Stefania Ferrari (Filcams(Cgil).

Pivanti considera la reintroduzione della reintegra sull’art.18 un passo importante, che però non esaurisce la questione sull’art.18 e la mobilitazione della Cgil serve proprio per chiedere al Parlamento modifiche più significative. Sull’art.18 come sul tema degli ammortizzatori sociali e della precarietà.

Pivanti, insieme al segretario della Fiom Giordano Fiorani, contestano l’universalità degli ammortizzatori sbandierata dal Governo Monti, ammortizzatori che rispetto ad oggi si allargano solo ad una platea di 500.000 apprendisti, ma rimangono scoperti tutti i lavoratori precari e atipici. Inoltre, nessuna delle 46 forme contrattuali atipiche è stata cancellata, e si va verso una progressiva riduzione di Cigs e mobilità nel 2017, sostituite con l’Aspi che al massimo copre 12 mesi (18 per i lavoratori più anziani), togliendo importanti strumenti di tutela che hanno consentito di affrontare le situazioni di crisi aziendali di questi anni.

Insomma Pivanti e Fiorani sottolineano come il sistema di ammortizzatori non sarà universale e nemmeno di stampo europeo (Germania, Svezia) dove la copertura per chi perde il lavoro è sino a 3/4 anni e le agenzie pubbliche formano e ricollocano veramente i lavoratori.

Marco Bonaccini segretario FP/Cgil ha sottolineato che non è vero che il lavoro pubblico non è interessato alla riforma, lo Statuto dei lavoratori e l’art.18 si applicano ovviamente anche ai lavoratori del pubblico impiego, anzi già ora, al di la là dei motivi disciplinari, i dipendenti pubblici possono essere licenziati come gli altri o vedersi bloccato lo stipendio per motivi economici (vedi dissesto finanziario di un Ente).

Stefano Colombini segretario FLC/Cgil ha sottolineato l’unità dei lavoratori Cgil del pubblico e del privato in questa mobilitazione, e che le ragioni per protestare anche nel pubblico sono tante a cominciare dalla riforma delle pensioni che costringe insegnanti, educatrici, bidelli, infermieri al lavoro sino a 70 anni!

Il segretario dei bancari-assicurativi Fisac/Cgil Roberto Cattabriga ha messo l’accento su riforma delle pensioni e riforma del mercato del lavoro che mettono in forte discussione il governo dei processi di pre-pensionamento e la tenuta del relativo fondo di solidarietà, per effetto delle migliaia di esuberi dichiarati nei piani industriali delle banche.

Stefania Ferrari della Filcams/Cgil (commercio-turismo-servizi) ha sottolineato l’utilizzo spinto delle forme di assunzioni precarie nel suo settore, quali stage, tirocini, tempi determinati, somministrati, associazioni in partecipazione. Inoltre la riforma Fornero non allarga gli ammortizzatori sociali che già oggi sono previsti solo per aziende sopra i 50 dipendenti, mentre la grande maggioranza delle aziende del commercio sono piccole strutture.

Prevista inoltra una riduzione delle regole per gli appalti di servizi con l’eliminazione della responsabilità in solido del committente. A ciò si aggiunge la deregolamentazione sugli orari commerciali che consentirà di poter aprire 365 giorni per 24 ore giornaliere. Ciò non crea nuova occupazione né aumento dei consumi, mentre si scarica il peso di questa scelta sulle lavoratrici (già ci sono casi anche a Modena di dimissioni), mentre nei negozi delle Gallerie si registrano discutibili applicazioni contrattuali.

image_print

Articoli correlati

16 Lug 2025 caaf cgil modena

UFFICI CAAF CGIL APERTI IN ESTATE. PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI C’E’ TEMPO SINO AL 30 SETTEMBRE

Il Caaf Cgil Modena ricorda che gli uffici sono aperti nei mesi estivi.Chi non ha ancora presentato la dichiarazione dei […]

16 Lug 2025 cgil

SANITÀ’ IN MONTAGNA: SBAGLIATO NON COINVOLGERE I SINDACATI SULLE SCELTE DI RIORGANIZZAZIONE

Nei giorni scorsi una delegazione sindacale, composta anche da Cgil e sindacato pensionati Spi Cgil, ha incontrato il distretto Ausl […]

16 Lug 2025 accreditamento

ACCREDITAMENTO SOCIO SANITARIO: RIPRISTINARE I MIGLIORAMENTI DEI SERVIZI AI CITTADINI E DEL LAVORO

Sospendere in toto l’applicazione della delibera 1638/2024 significa “parcheggiare con le quattro frecce” tutto il sistema di accreditamento socio sanitario […]