CASO ENGLARO, APPUNTAMENTO IN PIAZZA POMPOSA IL 5 FEBBRAIO

03 Feb 2009 presidio,

Modena, 3 febbraio 2009

 

 

 

Una serata d’inverno per incontrarsi, esprimere solidarietà a Giuseppe e Eluana Englaro e sottolineare il necessario carattere laico dello Stato e delle istituzioni. Tra letture del Teatro dei Venti, interventi a cura dei promotori dell’appello e del presidio. Il 5 febbraio alle 18.00 l’appuntamento è in Piazza Pomposa per far sentire la propria voce e lanciare un messaggio su una vicenda che si è trascinata per troppi mesi sui banchi dell’opinione pubblica. Cittadine e cittadini di diverso orientamento politico, credenti e non credenti, hanno dato il via ad un appello coordinato da Arci provinciale di Modena per esprimere solidarietà a Giuseppe Englaro e chiedere una buona legge sul testamento biologico.

“Crediamo che questo documento rappresenti a pieno un sentimento di spaseamento e preoccupazione diffusa tra tantissime persone. Per questo, in una logica di rete abbiamo cercato di costruire una posizione unitaria che dia visibilità ad una preoccupazione che sta crescendo” commenta Greta Barbolini, presidente dell’Arci provinciale di Modena e prima firmataria dell’appello. “Il tentativo reiterato di impedire quanto stabilito dalle sentenze che hanno riconosciuto la correttezza della istanza di Giuseppe Englaro, il clima complessivo di intimidazione che si è creato mortificano in modo inaccettabile la dimensione laica dello Stato e dei suoi servizi. È importante che si sviluppi un confronto aperto che tenga conto di tutte le posizioni e che, quindi, eviti di trasformare la fede religiosa in un’etica di Stato, ma che difenda la libertà di scelta per tutti e tutte”.

Tra i primi firmatari dell’appello anche Donato Pivanti, segretario provinciale CGIL Modena, Walter Reggiani della  Casa delle culture; Aude Pacchioni dell’Anpi; Maria Laura Cattinari di Uscita Pubblica e molti altri.

 

Di seguito il testo completo dell’appello. CGIL e Arci invitano ad aderire !!!!!

 

 

 

 

 

 

 

OGNI UOMO E OGNI DONNA HA DIRITTO

DI VIVERE E MORIRE CON DIGNITA’,

SECONDO LA PROPRIA COSCIENZA E VOLONTA’

 

 

 

 

GIOVEDI’  5 FEBBRAIO 2009 – ore 18

IN PIAZZA POMPOSA – MODENA

 

 

 

Siamo cittadini e cittadine di diverso orientamento politico, credenti di varie fedi e non credenti.

 

Ci unisce una grande preoccupazione per come nel nostro Paese si sta sviluppando il ragionamento sulle cosiddette questioni  eticamente sensibili e tra queste in particolare la vicenda di Eluana e Giuseppe Englaro.

 

Non ci interessa alimentare alcuna gratuita contrapposizione: ci anima la convinzione che tutte le fedi siano degne di rispetto nella misura in cui assumano come limite la liberta di ciascuno e di ciascuna nel decidere della propria esistenza e rispettino la libertà  altrui.

 

Non vogliamo giudicare e soprattutto non vogliamo farlo secondo le nostre personali convinzioni. Aborriamo ogni tentativo, tipico di ogni integralismo, di imporre come regola di tutti la legittima convinzione di qualcuno.

 

Per questo non ci capacitiamo dell’accanimento nei confronti di Giuseppe e Eluana Englaro. Ci chiediamo quale sarebbe l’errore di un padre che dopo 17 anni si è rassegnato all’ineluttabile condizione della propria figlia e voglia semplicemente rispettarne una volontà espressa in modo inequivocabile. Ci chiediamo cosa altro avrebbe potuto fare se non accettare di sottoporsi alla Legge con l’impegno ad uniformarsi alle sentenze, che peraltro tutte hanno riconosciuto il diritto all’autodeterminazione di Eluana.

 

Il rispetto della volontà di Eluana secondo noi non è eutanasia; è piuttosto una garanzia di libertà per tutti e tutte.

 

Per questo alla Chiesa Cattolica chiediamo di esercitare il proprio magistero, esprimendo le proprie convinzioni, invitando i fedeli ad attenervisi, ma a non pretendere che il punto di vista di una fede si trasformi in etica di Stato e a non invocare l’obiezione di coscienza nei confronti dei medici come uno strumento di contrapposizione con le istituzioni sanitarie.

 

Alla politica chiediamo di non trasformare una vicenda individuale di grande sofferenza in una occasione di sterile battibecco, ma di promuovere urgentemente una legge sul testamento biologico.  In particolare al Governo e al ministro Sacconi, nello svolgimento del proprio legittimo compito di amministrare la cosa pubblica, chiediamo di operare rispettando la legge, tutti i cittadini senza cercare di piegare i servizi e le istituzioni ad una morale unica.

 

Viviamo in una Repubblica che si fonda sul rispetto di identità plurali e diverse per convinzioni politiche, religiose, etniche, di genere, di identità sessuale e culturale. Lo Stato per noi è casa comune di tutti i cittadini e deve consentire il libero esercizio di orientamenti etici diversi, sempre nel rispetto dei diritti delle persone.

 

Per questo invitiamo la cittadinanza modenese che condivide i contenuti di questo appello a ritrovarsi giovedì 5 febbraio 2009 alle ore 18 in Piazza Pomposa:

§        per esprimere con la propria presenza solidarietà e vicinanza a Giuseppe Englaro;

§        per chiedere l’approvazione urgente di una buona legge  sul testamento biologico;

§         per dire no ad ogni integralismo etico e ad ogni invasione nelle scelte individuali;

§        per  ribadire il carattere laico dello Stato.

 

 

 

 

Primi firmatari:

 

GRETA BARBOLINI  (ARCI); DONATO PIVANTI (CGIL); WALTER REGGIANI (CASA DELLE CULTURE); RENATA MATTEUCCI; AUDE PACCHIONI (ANPI); BEATRICE COCCHI; GIORGIO DELL’AMICO (ARCIGAY); MARIA LAURA CATTINARI (LIBERA USCITA); MARIA GRAZIA SCACCHETTI; MASSIMO BERGONZINI; CELESTE CARUSO (DIFFERENZA MATERNITA’); LAURA PIRETTI (UNIONE DONNE IN ITALIA); ANDREA COVI (UISP); MAURIZIO DAVOLIO (AUSER); ROBERTO RICCHETTI; ARRIGO GUIGLIA (ENDAS); VITTORIO SALTINI; ENRICO  MATACENA (UAAR); LEONARDA LEONARDI; PATRIZIA BARBOLINI (PRES. CONSIGLIO COMUNE DI SASSUOLO); IVANA REBECCHI; GIUSEPPE GAVIOLI; LILYA HAMADI (CENTRO CULT. MILINDA); GIOVANNA ZANOLINI (GRUPPO DONNE E GIUSTIZIA); ENZA RANDO; FABIO ZAGNI (AIDO PROV. LE); GIANNI COTTAFAVI; SAMBA N’DIAYE (ARFA); NORA LILIANA SIGMAN;  ROBERTO BARBIERI; SIMONETTA MUNARI (ARCI SPILAMBERTO); DIREZIONE E REDAZIONE DELLA RIVISTA TELEMATICA “LUCIDAMENTE” (RINO TRIPODI; GIUSEPPE LICANDRO; MARCO MARANO; EVA BRUGNETTINI; ERIKA CASALI; JENNIFER COLOMBARI; FRANCESCA GAVIO; JESSICA INGRAMI; SIMONE JACCA; LUCA MANNI; ANDREA SPARTACO; DONATELLA STINGA; ENRICA TULLIO); MASSIMO MEZZETTI (CONS. REG. LE SINISTRA DEMOCRATICA); MARGHERITA FORNARI (LIBERA USCITA REG. LE); MAURIZIO GUIDOTTO ; FRANCO ZAVATTI (SPI); FRANCESCO ORI (CONS.PROV.LE PD) FRANCO BOLDINI; MAURO FRANCIA; GIULIO CINGOLANI; ELISABETTA BAZZANI; PATRIZIA RILEI; INGRID CAPORIONI (PRES. CIRCOSCRIZIONE 1 MODENA); GIANGUIDO RONCARATI (AICS); FRANCESCA D’ALFONSO; MARINA VIGNOLA; MARIA DONATA PANFORTI; NICOLETTA BAGNI; FIORELLA PRODI; ORNELLA BONACINA; MAURENA LODI; LAURO ARTIOLI; GRETA  ARTIOLI; VANNI FICCARELLI; RENZA BARANI; SONIA CAPPELLI; FEDERICA PINELLI; MAGDA ISEPPI; ROSSANA TRENTI; MAURIZIO DONDI; MAURA ROMAGNOLI; MARA VENTURI; PATRIZIA PALMIERI; ALBANO ARLETTI ; MAURIZIA MARCHINI; SIRENO DOMENICO; TANIA SCACCHETTI; CLAUDIO SECCHI; PATRIZIA BOMPANI; FRANCO ZAVATTI ; SAURO SERRI; LUCIO SALINO; AURORA FERRARI; FRANCESCA COCOZZA; MARZIO GOVONI; PAOLA BERTANI; MAURIZIO GUIDOTTO; DONATELLA BORGHI; MARCO BONACCINI; GIANNI MAZZONI; GIULIANA PELLIN; DANIELE STEFANI; NORMA LUGLI; ALIDA NATALI; GIOVANNI FINALE; ALFONSO MATTIELLO; CLAUDIO RISO; MANUELA GOZZI; CESARE PIGNATTI; FRANCO RASTELLI; MIRIA BISI; STEFANIA GIOVANELLI; SILVANA BARILLI; ANTONIETTA MENCARELLI; IGNAZIO MOSCHERA; ANDREA DAI PRA’; NICOLETTA CASELLA; MAURO DEL CARLO;LUISA ZUFFI; 

 

 

 

 

Per aderire all’appello è possibile mandare un’email a modena@arci.it oppure inviare un fax al numero 059.2924770. E’ possibile aderire anche recandosi presso le sedi Arci di Modena. Sono già state raccolte più di 100 firme di cittadini in pochi giorni.

 

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