14 Giu 2012
Nei giorni scorsi i Paesi firmatari del Trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone hanno approvato all’unanimità la possibilità di reintrodurre i controlli alle frontiere nazionali in caso di «circostanze eccezionali» per un periodo rinnovabile di sei mesi. La decisione dei ministri degli Interni, che dovrà ora essere approvata anche dal Parlamento, è stata promossa da Francia e Germania preoccupate per la forte pressione immigratoria sulle frontiere, soprattutto dopo gli avvenimenti che hanno cambiato la geografia politica nord-africana e medio-orientale. La decisione è sintomo della crisi involutiva che sta subendo il processo di unità europea. La decisione è stata duramente contestata dall’Europarlamento.