25 Set 2012 sunia,
Modena, 25 settembre 2012
L’introduzione della cedolare secca sugli affitti voluta dal Governo Berlusconi non ha portato gli effetti positivi che ci si attendeva. Anzi per il Sunia è stato un vero flop annunciato già in fase di discussione del provvedimento!
La cedolare secca non ha fatto emergere gli affitti in nero, non ha abbassato gli affitti ed è stata un vero danno per le casse dello Stato.
Più precisamente, le previsioni di entrata del Governo Berlusconi sul 2011 dovevano essere di 2 milioni e 715 mila di euro e 3 milioni 816 mila euro nel 2012. Le previsioni del Governo Monti sono di 2 milioni 360 mila euro sul 2012.
Purtroppo le entrate reali sono state 675 mila euro nel 2011 e 714 mila euro nel 2012!
Cedolare secca sui redditi da locazione
anno | 2011 | 2012 |
Previsioni entrata Governo Berlusconi | 2.715 | 3.816 |
Previsioni entrata Governo Monti | 2.360 | |
Entrate reali |
675 | 714* |
I dati sono in milioni di Euro.
* proiezione del Governo sulle entrate gen-lugl 2012 pari a 304 milioni
A ciò si aggiunge il calo delle entrate Irpef dovuto alla mancata dichiarazione di redditi da locazione da parte dei proprietari che hanno optato per la cedolare.
Tutto ciò ha prodotto un buco di 1 miliardo e 500 milioni di euro per il 2011 e una perdita di 2 miliardi e 200 milioni di euro per il 2012 e ingenti perdite delle entrate dell’imposta di registro.
Tutti questi soldi sono finiti nelle tasche dei proprietari privati più ricchi, visto che questa forma di tassazione favorisce solo loro (non si paga l’Irpef ad aliquote progressive sul reddito complessivo, ma viene applicata aliquota fissa indipendentemente dal reddito posseduto).
Oggi ci domandiamo come sono state possibili previsioni così mirabolanti? E in base a quali strumenti di valutazione si sosteneva la bontà del provvedimento della cedolare secca?
Nel momento in cui si faceva questo regalo, il Governo è andato ad azzerare il Fondo sociale per la locazione destinato agli inquilini più disagiati e si azzeravano gli stanziamenti per l’edilizia sociale.
Quindi un regalo ai proprietari più ricchi senza alcuna contropartita sul fronte del caro affitti, mentre si assiste al completo fallimento della lotta all’evasione fiscale nel mercato della locazione.
Il Sunia chiede perciò di fare marcia indietro sulla cedolare secca sugli affitti e ribadisce le sue proposte. Detraibilità dell’affitto dal reddito del’inquilino, maggiori controlli e pagamento dell’affitto con metodi tracciabili per sconfiggere l’evasione fiscale, selettività delle agevolazioni fiscali da concedere ai proprietari che applicano contratti d’affitto concordati.
Il Sunia chiede un confronto sia a livello nazionale che con gli Enti locali affinché anche questi ultimi siano parte attiva nella battaglia per rilanciare una politica abitativa per l’affitto sostenibile.