17 Ott 2012 presidio,
Modena, 17 ottobre 2012
Presidio colorato e pacifico delle lavoratrici e dei lavoratori di Modenassistenza promosso stamattina dal sindacato FP/Cgil in viale Reiter 14 davanti alla sede del poliambulatorio dell’azienda.
L’iniziativa di protestata per rivendicare il pagamento di retribuzione arretrate (in media 4 mensilità arretrate a lavoratore), Tfr, indennità di maternità e assegni familiari non corrisposti, è stata molto partecipata – oltre 40 tra lavoratori e lavoratrici – e ha visto azioni di flash mob da parte degli stessi che hanno esposto gli striscioni “lo stipendio è un diritto” sulle strisce pedonali durante il semaforo rosso a traffico fermo (in foto alcuni momenti del presidio).
Molta la curiosità di passanti e automobilisti che si sono interessati alle ragioni della protesta, compresi due ex utenti dei servizi di Modenassistenza che hanno partecipato al presidio insieme ai lavoratori. Una lavoratrice si è anche incatenata per protesta davanti al cancello del poliambulatorio di Modenassistenza per tutta la durata del presidio.
La FP/Cgil chiederà nelle prossime ore un incontro con l’assessore provinciale Ori per contribuire a risolvere la vertenza in corso da ormai molti mesi.
Modena, 15 ottobre 2012
MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE PRESIDIO DI PROTESTA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DI MODENASSISTENZA PER LE RETRIBUZIONI ARRETRATE
Riprende la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori di Modenassistenza, azienda di servizi alla persona che svolge assistenza presso famiglie e ospedali. Insieme al sindacato Funzione Pubblica/Cgil i lavoratori e le lavoratrici daranno vita ad un presidio, mercoledì 17 ottobre 2012, dalle ore 9.30 alle 11.30, presso la sede del Poliambulatorio di Modenassistenza, in viale Reiter 14 a Modena, per rivendicare diversi mesi arretrati di retribuzione.
Dall’ultimo presidio del 6 agosto scorso la situazione non è infatti migliorata molto. La quasi totalità delle persone che reclamano stipendi arretrati, trattamenti di fine rapporto, non ha ancora ricevuto nulla.
In questi due mesi Modenassistenza ha incontrato più volte il sindacato, promettendo soluzioni, fissando tempi di pagamento, sistematicamente non rispettati.
“Delle 40 persone da cui abbiamo ricevuto mandato per recuperare le somme dovute – dice Fabio De Santis della Funzione Pubblica/Cgil – ci risulta che solo 5 hanno ricevuto le spettanze richieste. Purtroppo non possiamo affermare che questo sia stato il segnale di un’inversione di tendenza da parte dell’azienda. Registriamo, invece – prosegue il sindacalista – che il mancato rispetto delle scadenze di pagamento rappresenta un giochino fatto sulla pelle di persone che vivono condizioni di disagio economico”. Le lavoratrici sono quasi tutte straniere. Si trovano a questo punto nell’impossibilità di continuare un rapporto di lavoro che non prevede retribuzioni, dentro un contesto sociale profondamente segnato dalla crisi economica.
Una buona parte delle lavoratrici, infatti, ha presentato, nell’ultimo anno, le dimissioni per giusta causa proprio per l’inadempienza dei pagamenti di Modenassistenza.
La problematica non ha risparmiato neanche le lavoratrici in maternità e gli assegni familiari. Ancora oggi c’è chi reclama la corresponsione degli assegni e mesi di indennità di maternità non erogata.
In questo mese sono, inoltre, cominciate le prime udienze per l’impugnazione dei licenziamenti e per l’emersione di lavoro irregolare. Al momento sono 9 i ricorsi in tribunale presentati dalla Funzione Pubblica/Cgil, di cui 2 riguardano il lavoro irregolare.
“È una condizione insostenibile – dicono sempre dal sindacato – in un’azienda che in questi anni si è resa visibile attraverso imponenti campagne pubblicitarie per affermare il proprio nome presso famiglie bisognose di assistenza per i propri cari, mentre dietro la maschera dell’immagine, non ha esitato a sfruttare forza lavoro ricattabile”.
La FP/Cgil assicura che il numero delle cause incrementerà se Modenassistenza non riconoscerà in tempi brevi il dovuto ai lavoratori. Inoltre, il sindacato promette ulteriori azioni dimostrative per giungere ad una soluzione positiva della vertenza.