LAVORATORI CIE, SCIOPERO VENERDÌ 25 GENNAIO PER IL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI ARRETRATI

08 Gen 2013 sciopero,

Modena, 8 gennaio 2013

I lavoratori del Centro Identificazione ed Espulsione (CIE) di Modena incrociano le braccia. Il sindacato di categoria che li rappresenta, la Funzione Pubblica/Cgil proclama sciopero per il prossimo 25 gennaio.

La motivazione della protesta non cambia: il Consorzio L’Oasi, che gestisce il centro, continua ad essere inadempiente verso i lavoratori e, come già accaduto nei mesi scorsi, non ha corrisposto le retribuzioni di novembre e la tredicesima.

Le festività sono trascorse nel disagio e nell’incertezza per il lavoratori impiegati nel CIE di Modena. Le retribuzioni previste per il 20 dicembre scorso non sono mai arrivate. Fra poco più di 10 giorni è previsto anche il pagamento della retribuzione di dicembre.

La vicenda oramai è nota. Solo ai primi di dicembre si era risolta la vertenza precedente, con il pagamento delle due mensilità arretrate, che avevano portato il Sindacato a proclamare lo sciopero per il 10 dicembre, poi revocato.

A quanto pare l’ennesimo ritardo non stupisce più nessuno, tanto che la FP/Cgil e i lavoratori non hanno mai ritirato lo stato di agitazione.

“Oramai commentiamo una vicenda cronica – afferma Fabio De Santis della FP/Cgil – che non può, per questo, essere tollerata. Crediamo che sia arrivato il momento che la Prefettura intervenga decisamente sulla questione. Vorremmo capire se tutta la durata della gestione debba svolgersi in questi termini, dentro una situazione caotica, per un servizio già interessato da tensioni tipiche”.

La FP/Cgil continua a ribadire la richiesta di pagamento diretto da parte del Committente, sulla base del art. 1676 del Codice civile; la revoca formale dell’appalto, con conseguente riformulazione del capitolato, con criteri economici e normativi garanti del lavoro.

“Lo sciopero del 25 gennaio assume, a questo punto, un significato più ampio – aggiunge De Santis – in quanto sostiene la richiesta di riscrittura del capitolato e di una nuova gara di appalto, e sollecita la responsabilità solidale da parte del Committente. Non riteniamo possibile proseguire per tutta la durata dell’appalto in una tale condizione, dove i lavoratori devono essere in stato di agitazione permanente per potere ricevere le retribuzioni. Un clima esasperato non giova a nessuno”.

Modena, 21 dicembre 2012 

LAVORATORI CIE MODENA, NUOVO RITARDO NEL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI

Magro Natale per i lavoratori del Centro Identificazione ed Espulsione (CIE) di Modena. Il Consorzio L’Oasi, tanto per non smentirsi, non retribuisce ancora una volta i suoi dipendenti. Questa volta mancano la mensilità di novembre e la tredicesima per tutti i circa 30 lavoratori del Centro.

La vicenda è ormai nota. In un semestre di gestione del CIE, L’Oasi ha pagato in maniera puntuale e corretta solo la retribuzione di agosto. Soltanto poco più di dieci giorni fa i lavoratori hanno ricevuto le retribuzioni di settembre ed ottobre, dopo una vertenza che ha portato la Funzione Pubblica/Cgil a proclamare lo sciopero per il 10 dicembre, revocato dopo la corresponsione degli stipendi.

“Ovviamente – dice Fabio De Santis della FP/Cgil – non abbiamo mai pensato che la questione si fosse risolta definitivamente. Per questo motivo abbiamo revocato lo sciopero, ma tenuto aperto lo stato di agitazione”.

Significa che nei prossimi giorni il Sindacato proclamerà nuovamente lo sciopero, nel caso la situazione dovesse rimanere immutata.

“Continuiamo a considerare sbagliato un appalto il cui impegno economico non garantisce la copertura del costo del lavoro” aggiunge il sindacalista.

Il risultato è che i lavoratori del Consorzio dovranno vivere in uno stato di incertezza economica anche il periodo delle festività natalizie.

La Fp/Cgil ritiene che non sia possibile continuare a denunciare ogni mese questa situazione, senza che la Prefettura non consideri seriamente l’ipotesi di risolvere l’appalto e di farsi carico di un nuovo Capitolato, garante dei posti di lavoro e delle retribuzioni.

Modena, 6 dicembre 2012

LAVORATORI CIE, REVOCATO LO SCIOPERO DEL 10 DICEMBRE. PAGATI GLI STIPENDI ARRETRATI

Pagati gli stipendi arretrati ai lavoratori del Centro di Identificazione ed Espulsione (Cie) di Modena.

La Funzione Pubblica/Cgil e i lavoratori, soddisfatti per il risultato raggiunto, revocano lo sciopero del 10 dicembre e restano in attesa dei futuri sviluppi.

Finalmente la vertenza, in piedi da due mesi e mezzo tra la Funzione Pubblica/Cgil e il Consorzio L’Oasi, che ha in gestione l’appalto del Cie, è approdata ad un risultato positivo per i lavoratori.

I 25 lavoratori attendevano lo stipendio arretrato di ottobre. Dieci di loro non avevano ancora ricevuto nemmeno lo stipendio di settembre. Entrambe le mensilità arretrate sono state pagate in questi giorni dal Consorzio.

Il Sindacato, per diverse settimane, aveva denunciato le condizioni difficili nelle quali si sono trovati i lavoratori, senza stipendio da uno o due mesi, con conseguente ricaduta sui bilanci familiari.

A sostegno delle ragioni dei dipendenti del Consorzio, la FP/Cgil aveva più volte chiesto l’intervento della Prefettura di Modena, arrivando a chiedere al Committente il pagamento degli stipendi direttamente ai lavoratori. Inoltre, era stato proclamato lo sciopero per il 10 dicembre prossimo, a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori.

“Certamente adesso possiamo commentare una buona notizia – sostiene Fabio De Santis della FP/Cgil – ottenuta grazie alle pressioni che abbiamo saputo esercitare e alla volontà dei lavoratori di pretendere fino in fondo il diritto alla retribuzione. Non è stato semplice provare ad interloquire con un’azienda che ha più volte preso degli impegni scritti in Prefettura, senza per questo riuscire a rispettarli. La proclamazione dello sciopero è stata la conseguenza inevitabile dell’assenza di risposte concrete. La nostra azione ha portato ad un risultato non scontato: per come si erano messe le cose, il ritardo dei pagamenti avrebbe potuto raggiungere dimensioni ancora più clamorose”.

Tuttavia nel sindacato e tra i lavoratori rimangono ancora dubbi sul prossimo futuro. Mancano infatti solo quindici giorni al pagamento delle retribuzioni di novembre e della tredicesima mensilità.

“Non crediamo che i problemi si siano risolti definitivamente – aggiunge il sindacalista – Come abbiamo dichiarato più volte, individuiamo nelle condizioni dell’appalto (tagliato del 60% dallo stesso Committente) l’origine delle difficoltà di questi mesi. Ovviamente speriamo di sbagliarci e di trovarci di fronte ad un’azienda puntuale e precisa nei pagamenti da qui a venire”.

Per queste legittime preoccupazioni, la FP/Cgil ha deciso di revocare lo sciopero, ma di tenere aperto lo stato di agitazione.

Se il 20 dicembre non dovessero esserci le retribuzioni, i lavoratori e il sindacato saranno pronti ad una nuova proclamazione di sciopero.

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