20 Dic 2012 sunia,
Modena, 20 dicembre 2012
Il sindacato inquilini Sunia di Modena giudica con favore le proposte dell’Amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza casa, presentate la scorsa settimana al convegno “Il punto sul disagio abitativo a Modena e sulle possibili risposte”.
In particolare, lo stanziamento di 4 milioni di euro per l’acquisto di immobili di recente costruzione da assegnare come alloggi Erp a famiglie in difficoltà, e il finanziamento di 1 milione e 400 mila euro per il Fondo sociale per l’affitto.
Il Sunia ritiene che siano entrambe risorse da mettere in campo con urgenza per fronteggiare il disagio abitativo che riguarda tante famiglie colpite dalla crisi economica, con padre e madre che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, ma anche i pensionati al minimo e con invalidità.
Il Sunia ritiene inoltre fondamentale il rinnovo del protocollo provinciale “Blocca-sfratti” con una nuova formulazione che possa rendere questo strumento veramente efficace rispetto a chi rischia di perdere la casa. Quindi per migliorare il protocollo in essere, si deve poter accedere agli aiuti pubblici con la semplice lettera di messa in mora inviata dal proprietario all’inquilino dopo pochi mesi di morosità, senza dover aspettare lo sfratto esecutivo emesso dal tribunale.
Il Sunia ritiene pretestuose le polemiche della Lega Nord sulla destinazione delle risorse per la casa, “perché siamo convinti – spiega Antonietta Mencarelli segretario del sindacato inquilini – che quando si tratta di attribuire risorse pubbliche bisogna farlo valutando il bisogno oggettivo delle famiglie (tutte le famiglie, sia modenesi che immigrati!) che risiedono sul territorio, che lavorano e pagano le tasse regolarmente. E’ per questo che chiediamo all’assessore Maletti di tenere conto nella definizione del bando per i contributi all’affitto, delle situazioni di disagio sociale quali quelli afferenti le famiglie monoreddito, gli anziani non-autosufficenti, famiglie in difficoltà per la crisi (disoccupazione, cassa integrazione), genitori separati, ecc…
Il convegno sulla casa dello scorso 13 dicembre ha fatto una fotografia puntuale e impietosa delle problematiche abitative (a Modena città ci sono 15.000 alloggi non utilizzati), “e ci aspettiamo dal Comune di Modena risposte e iniziative concrete che permettano di sollecitare costruttori e proprietari a mettere sul mercato dell’affitto a canone sostenibile il patrimonio invenduto o sfitto, o a metterlo a disposizione dell’Agenzia Casa del Comune” aggiunge Mencarelli.
Vorremmo vedere messa in atto una politica abitativa che possa cancellare lo slogan “Case senza abitanti e abitanti senza casa” e quindi vedere finalmente realizzata la coincidenza tra domanda e offerta di alloggi per rispondere a tutti i bisogni.