Il 23 GENNAIO LA CONFERENZA SULL'IMMIGRAZIONE DELLA CGIL DI MODENA

14 Gen 2013

 

Il 23 GENNAIO LA CONFERENZA SULL’IMMIGRAZIONE DELLA CGIL DI MODENA

ALCUNI DATI PER RAGIONARE

 

a cura di Ciro Spagnulo e Mohcine El Arrag

 

Il 23 gennaio si terrà la Conferenza sull’immigrazione della Cgil di Modena. I lavori del mattino saranno dedicati a una riflessione interna sulla capacità dell’organizzazione di accogliere e rappresentare i nuovi cittadini italiani. Dopo l’introduzione di Fiorella Prodi, della segreteria provinciale, interverranno dirigenti, funzionari e delegati sindacali. Il pomeriggo si terrà una tavola rotonda pubblica alla quale parteciperanno autorità, politici, amministratori, associazioni. Concluderà la conferenza il segretario provinciale Tania Scacchetti. Come iniziativa collaterale è prevista per il 18 gennaio la presentazione del libro di Yvan Sagnet “Amo il mio sogno”.

In provincia di Modena l’immigrazione è una realtà assai significativa sia sotto l’aspetto numerico che sotto quello socio-economico, caratteristiche che rimangono inalterate nonostante la pesante crisi economica e il terremoto che nel maggio dell’anno scorso ha colpito una parte importante di territorio. Questa significativa realtà si riflette anche tra gli iscritti all’organizzazione, il 9,5% dei quali sono stranieri (11806 su 123.006 a dicembre 2011). La percentuale raddoppia tra gli attivi: 11.660 su 61.404. Anche i dati ancora incompleti del 2012 sembrano riconfermare questa realtà.

La categoria che conta il maggior numero di iscritti stranieri è la Fiom (metalmeccanici). Seguono la Filcams (commercio/servizi), la Flai (agricoltura e industria alimentare) e la Fillea (edilizia). I primi dati del 2012 però certificano il sorpasso della Filt (trasporti/facchinaggio) sulla Fillea, sorpasso che certifica i mutamenti in atto nel mercato del lavoro a causa della crisi, che ha colpito duramente l’edilizia. I 500 iscritti al Nidil (interinali e altri “atipici”) su 2154 parlano di una posizione più debole nel mercato del lavoro. La Funzione Pubblica registra un’esplosione nel settore socio-assistenziale.

In provincia di Modena i cittadini stranieri sono più di 94 mila, il 13,4% della popolazione, percentuale spesso superata in molti comuni. La consistenza degli stranieri residenti dal 2000 ad oggi si è moltiplicata di 3,2 volte.

Le nazionalità presenti sono circa 140. Le zone geografiche di maggiore provenienza sono l’Africa (38,6%), l’Europa non comunitaria (24,1%) e l’Asia (19,3%). I Paesi maggiormente rappresentati sono, nell’ordine, Marocco, Romania, Albania, Ghana, Tunisia, Cina, Moldavia, Ucraina, Pakistan e Filippine.

I nati stranieri figli di genitori entrambi stranieri, sono in costante aumento dal 2002. Nel 2011 è pari al 28,7% dei nati. La percentuale di nascite da stranieri sale ulteriormente se si considerano anche i nati da coppie miste.

Nell’anno scolastico 2010/2011 gli studenti stranieri iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado erano il 5,1%, 12.193 unità.

Nel 2011 la componente femminile ha superato quella maschile arrivando al 50,4%. 

Sono più di 1200 le acquisizioni della cittadinanza italiana nel 2010.

Tra le caratteristiche della struttura demografica della popolazione straniera, si rileva un maggiore peso delle fasce di età giovani e lavorative fino ai 39 anni rispetto alla popolazione nel suo complesso. La quota di ragazzi fino ai 14 anni è pari al 21,8% del totale degli stranieri, contro il 14,3% che caratterizza l’intera popolazione. Considerando quindi i soli ragazzi di questa fascia, uno su cinque (20,3%) ha cittadinanza straniera.

Nel 2011 gli occupati netti stranieri alle dipendenze presenti negli archivi INAIL sono 56.211 unità, pari al 21,1% del totale degli occupati. Nonostante la percezione di una grave crisi economica, nel biennio 2010/2011 i lavoratori dipendenti nel loro complesso che hanno svolto almeno un’ora di lavoro nell’anno sono sostanzialmente stabili, mentre la componente straniera ricomincia la propria graduale ripresa in termini assoluti dopo il calo del 2009. I dati INAIL registrano infatti un aumento della consistenza degli stranieri dipendenti di circa 2.500 unità (+4,7%) nel corso del biennio 2010/2011, concentrata in particolare nel 2011. Nonostante il rallentamento della crescita degli stranieri all’interno del mercato del lavoro dipendente, Modena è in seconda posizione nella graduatoria regionale di presenze assolute di stranieri nel mercato del lavoro tra le province dell’Emilia-Romagna. Analogamente, sotto l’aspetto dell’incidenza degli immigrati sul totale del mercato stesso, il valore di 21,1 stranieri ogni 100 lavoratori dipendenti è ancora lievemente superiore alla media regionale (20,5%), ed è comunque inferiore ad un gruppo di province demograficamente più piccole, e nelle quali l’immigrazione si è sviluppata in tempi più recenti (Rimini, Ravenna, Piacenza, Forlì-Cesena). Queste province superavano infatti già dal 2007 la quota straniera di lavoro di un occupato subordinato su cinque. Come si vede, nella provincia di Modena, gli stranieri sono bene inseriti nel mercato del lavoro. E’ quindi difficile ipotizzare un’economia che possa non tenere conto che gli stranieri sono oltre un quarto della forza lavoro dipendente nelle fasce di lavoratori tra i 18 ed i 34. Tale processo è per di più in forte espansione, ed arriva quasi a raggiungere una quota altrettanto elevata anche nelle fasce di età successive.

L’impiego di manodopera immigrata è più diffuso nei processi produttivi a bassa tecnologia ed a scarsa innovazione, ancora prevalenti nella struttura economica italiana.

In dettaglio, dati 2011, la componente immigrata registra una quota decisamente elevata di lavoratori dipendenti nelle costruzioni (9,4%; 5.311 unità) rispetto alla media complessiva (6,2%).

 Nel terziario invece i settori più consistenti per gli immigrati sono i trasporti (9% pari a 5.037 unità in provincia; 4,2% del totale) ed i servizi alle imprese (11,2%, pari a 1.918 unità; in media 8,2%), entro i quali troviamo – per gli stranieri – un’elevata componente di servizi legati alle pulizie. Nell’ultimo decennio, attività che hanno subìto una rapida espansione per la componente immigrata, quali le costruzioni, i trasporti ed i servizi alle imprese, sono tra quelle che evidenziano maggiori conseguenze negli ultimi anni legate alla crisi economica.

E’ interessante il ricorso a personale straniero nei servizi alla persona erogati da strutture pubbliche e private. Essa risulta sempre maggiormente impiegata nei servizi accessori a sanità ed assistenza sociale, settore non strettamente correlato alla crisi economica: per l’intero arco temporale degli ultimi 4 anni, i lavoratori subordinati stranieri hanno continuato ad aumentare in valore assoluto (+298 unità), arrivando a costituire oltre il 3% dei totale.

Analogamente si è verificata una crescita per il comparto dei altri servizi pubblici (+178 unità, con un incremento accentuato nel 2009), mentre gli operatori impiegati nel settore dell’istruzione raddoppiano la propria consistenza solo nel 2011 (+271 unità).

Il settore del commercio e degli alberghi e ristoranti, nonostante presentino andamenti differenziati, dal 2009 costituiscono uno dei principali fattori di contrasto alla crisi economica. Essi presentano segno positivo nell’arco del triennio.

Infine, l’attività svolta presso famiglie risulta “privilegiata” in termini di crescita per la normativa vigente (+1.454 unità tra il 2008 ed il 2011, +66%). L’attività svolta presso famiglie si delinea comunque come prerogativa della popolazione straniera (83% del settore).

In Emilia Romagna (dati 2010) la contribuzione complessiva generata dal lavoro immigrato è di circa 800 milioni di contributi previdenziali e 452 milioni di gettito fiscale per un totale di 1,25 miliardi di euro. Per la provincia di Modena, l’apporto è pari a circa 142 milioni di euro per la parte previdenziale e di 79,7 milioni di euro per la parte fiscale, per un totale di 221, 8 milioni di euro. Modena rappresenta il 17,6% della contribuzione e del gettito fiscale attribuibile alla componente straniera in Emilia-Romagna.

Dati e brani estratti da”Note sull’immigrazione nella provincia di Modena nel 2010″ (pubblicazione della Provincia di Modena), “L’immigrazione nella provincia di Modena. Rapporto 2010” (dell’Osservatorio sull’immigrazione della Provincia di Modena), “L’immigrazione straniera in Emilia-Romagna. Dati al 2010” (quaderni di Statistica della Regione editi da Clueb)

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