27 Mar 2013
Detto, fatto. Giovedì 21 marzo, giornata mondiale contro il razzismo, il Pd ha presentato in Parlamento un disegno di legge sull’acquisizione della cittadinanza a firma Bersani, Speranza, Chaouki e Kyenge. Il Pd l’aveva promesso prima della campagna elettorale: “Il governo di centro sinistra tra i suoi primi atti varerà una nuova norma sulla cittadinanza per i figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia.Per i figli di genitori immigrati residenti in Italia da almeno 5 anni, nati in Italia, è riconosciuta la cittadinanza italiana alla nascita su richiesta dei genitori.Per i bambini giunti in Italia e per quelli, nati in Italia i cui genitori sono in Italia da meno di 5 anni, è riconosciuta la cittadinanza italiana, su richiesta dei genitori, al termine del primo ciclo scolastico.In entrambi i casi al compimento del 18° anno il giovane conferma la sua volontà di essere cittadino italiano”.
Ha commentato la deputata Pd Cécile Kyenge: ”
Ripete l’invito a tutte le forze politiche a condividere l’impegno per una nuove legge sulla cittadinanza
“Nella settimana interculturale contro il razzismo indetta dall’Onu puntiamo l’attenzione sul vero cambiamento culturale che deve avvenire nel paese: il rispetto dei diritti e l’inclusione di tutti, come la legge sulla cittadinanza e la promozione di una nuova e forte coesione sociale basata sul valore del meticciato e sul riconoscimento delle competenze e della ricchezza che esso può portare anche in tema di crescita economica”. Khalid Chaouki, deputato del Pd e responsabile Nuovi Italiani. “Questa battaglia, che negli anni passati ci ha visti come Partito Democratico in prima fila, insieme a numerose forze della società civile, intendiamo condividerla con tutte le forze politiche disponibili, per riformare insieme in tempi rapidi una legge importante e delicata che tocca da vicino la vita di quasi un milione di nuovi italiani.
In particolare – aggiunge Chaouki – ci rivolgiamo ai tanti giovani eletti nel nuovo Parlamento, figli di questa Italia multiculturale e multietnica, per dare un concreto segnale di attenzione ai problemi reali a partire dalla lotta alle discriminazioni e dalla promozione di una società davvero inclusiva nei confronti di tutti i cittadini”. Chaouki ha anche apprezzato “che, tra le prime sollecitazioni della Presidente della Camera Laura Boldrini, ci sia stato il tema della riforma della cittadinanza, sentita come un’urgenza e definita dalla Presidente Boldrini come una questione di civiltà”