09 Apr 2013
Al Cie romano di Ponte Galeria sta per accadere quanto è già accaduto a Modena, Bologna e in altre città con la riduzione delle spese e il cambio di gestione: il peggioramento delle condizioni di vita all’interno. La denuncia è del senatore PD Luigi Manconi, che l’ha lanciata con un articolo apparso su l’Unità e sull’Osservatorio Italia-Razzismo di Italiarazzismo.it.
“Nel Cie di Ponte Galeria, a meno di 25 km da Roma, l’ente gestore, che attualmente è la cooperativa Auxilium, sta per essere cambiato”, scrive Manconi. “Lo scorso 15 marzo è scaduto il termine utile per partecipare alla gara per la gestione del centro. In una voce del bando si legge che il prezzo “pro-capite, pro-die per la fornitura dei beni e per l’espletamento dei servizi” è pari a 30€ più iva. Una spesa, questa, ridotta di un terzo rispetto al bando precedente quando, per gli stessi servizi, la somma prevista per ogni persona era di 44€”.
Manconi definisce “a dir poco oltraggiosa” questa previsione di spesa, “per le leggi dell’economia e per il semplice buon senso. In quei 30€ dovrebbero rientrare, infatti, i costi della struttura, del vitto e dell’alloggio e quelli del personale (operatori, poliziotti, medici e psicologi…). L’immediato effetto di un taglio del genere sarà il peggioramento delle condizioni di vita all’interno del centro. Come stupirsi poi”, conclude “se lo scorso 18 febbraio all’interno del Cie si sono verificate violente proteste?”