Modena, 15 maggio 2013
Garanzia dei livelli occupazionali per tutti i lavoratori avventizi per l’intera durata contrattuale (2013-15), rientro dell’appalto della piattaforma di carico dello stabilimento di Longiano (Cesena), impegno dell’azienda a non effettuare appalti ed esternalizzazioni in tutti gli stabilimenti, mancato utilizzo di lavoratori somministrati.
Sono questi i punti principali dell’ipotesi di accordo per il rinnovo dell’integrativo aziendale sottoscritto ieri tra i sindacati regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil- Uila-Uil e Apofruit Italia, grande cooperativa ortofrutticola dell’Emilia-Romagna che tra le province di Modena, Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna impiega oltre 1.800 lavoratori (oltre cento a Vignola e una ventina a S. Martino Spino).
L’accordo conferma il legame tra salario variabile e obiettivi di qualità, redditività e produttività; nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, per dare maggiori garanzie ai lavoratori sul piano della tutela della salute e sicurezza del lavoro, vengono introdotte pause retribuite utili al recupero psicofisico.
L’intesa stabilisce che, grazie anche al coinvolgimento del Comune di Mirandola, della Provincia di Modena e della Regione, si cercheranno soluzioni per i circa venti lavoratori già colpiti dal terremoto di un anno fa e dalla recente tromba d’aria che, per ragioni di riorganizzazione produttiva, sono stati costretti a trasferirsi dallo stabilimento di San Martino Spino a quello di Altedo (BO).
Generale soddisfazione è stata espressa dai sindacati sia per l’impianto complessivo dell’ipotesi di accordo, specie per le questioni del rientro degli appalti e le garanzie occupazionali, sia per il metodo adottato dalle parti.
«In una fase così critica siamo riusciti a condividere soluzioni e obiettivi», commentano Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, che nei prossimi giorni convocheranno le assemblee per l’approvazione dell’ipotesi d’accordo da parte dei lavoratori dei singoli impianti.