VERTENZA OSPEDALE SASSUOLO: RAGGIUNTO STAMATTINA L'ACCORDO TRA SINDACATI E AZIENDA OSPEDALIERA

07 Giu 2013 mobilitazione, presidio,

Sassuolo, 7 giugno 2013

Questa mattina i sindacati di categoria Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Fpl e Fials, insieme alle RSU dell’ospedale di Sassuolo e alla direzione aziendale, hanno sottoscritto un verbale d’intesa relativamente alla vertenza sulla carenza di organico e l’organizzazione del lavoro che ha visto anche recentemente la mobilitazione dei lavoratori.

I contenuti principali dell’accordo prevedono la garanzia della copertura del turn over del personale al 100% per tutto il 2013, l’assunzione di 16 unità di personale (infermieri, operatori socio-sanitari, ostetriche) a tempo determinato per permettere la fruizione delle ferie estive e delle ferie residue maturate nel corso del 2013, la liquidazione dello straordinario 2012.

Inoltre i sindacati hanno ottenuto l’impegno da parte dell’azienda di costituire un tavolo di confronto permanente. Tra gli obbiettivi principali, la condivisione delle tematiche relative all’organizzazione dell’ospedale per intensità di cura e la definizione di un nuovo accordo aziendale che regolamenti  gli istituti contrattuali a partire da tutti quelli connessi all’orario di lavoro e alla turnistica con l’obiettivo condiviso di rispettare le normative a garanzia del recupero psico-fisico degli operatori sanitari.

Questo primo importante risultato è il frutto delle mobilitazioni dei lavoratori che da mesi denunciavano pesanti condizioni di lavoro e chiedevano la possibilità di lavorare in sicurezza per garantire la qualità delle prestazioni.

É un risultato importante anche perché consente di confermare il ruolo fondamentale che l’ospedale di Sassuolo occupa nella rete provinciale della Sanità.

L’intesa sottoscritta sarà sottoposta alla valutazione dei lavoratori che si riuniranno in assemblea nei prossimi giorni per dar corso alla sospensione dello stato d’agitazione.

 

Massimo Tassinari Fp/Cgil        Alessandro De Nicola Fp/Cgil    Patrizia De Cosimo Cisl/Fp        Cosimo Gallo Uil/Fpl                Livio Lo Martire Fials

OSPEDALE SASSUOLO: CONTINUA STATO AGITAZIONE DIPENDENTI

Modena, 29 maggio 2013

Continua lo stato di agitazione dell’area comparto – infermieri, ostetriche, tecnici, operatori socio-sanitari e amministrativi – del nuovo Ospedale Civile di Sassuolo, gestito da una società mista pubblico-privata. Ricordiamo che la protesta va avanti dal 16 maggio e che gli operatori potrebbero legittimamente rifiutare il lavoro straordinario.

Pur garantendo i servizi, l’altro giorno i dipendenti hanno partecipato a un’assemblea per discutere le gravi difficoltà che da mesi ormai caratterizzano la struttura ospedaliera sassolese.

«A nostro avviso è messa in discussione la qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini – affermano Fp-Cgil, Cisl Funzione pubblica, Uil-Fpl e Fials – Purtroppo la direzione dell’ospedale rimane sorda di fronte alle nostre segnalazioni e ignora le gravi carenze che anche in questi giorni abbiamo riscontrato nei diversi reparti. Un fatto è certo: continuare a sottoporre a pressioni e carichi di lavoro eccessivi il personale non può che determinare l’aumento del rischio di errore per ogni prestazione erogata in assistenza. L’articolazione massacrante dei turni e il ricorso all’uso di ore di straordinario non in virtù di situazioni eccezionali, bensì in modo programmato e strutturale, stanno stremando il personale, al quale non sono garantite le indispensabili condizioni di recupero psico-fisico».

Per i sindacati è inaccettabile il disinteresse che l’azienda dimostra nei confronti dei dipendenti; non solo, i lavoratori sono velatamente minacciati di licenziamento.

Cgil-Cisl-Uil e Fials si chiedono dove sia il valore aggiunto che il socio privato avrebbe dovuto offrire al socio pubblico nella gestione mista di una struttura sanitaria indispensabile per la nostra provincia.

«Perché s’investono grandi quantità di denaro nell’allestimento di due nuove sale operatorie, ma nulla si vede sul personale e le degenze che devono poi assistere il post-operatorio?», domandano i rappresentanti dei lavoratori, ricordando in particolare la riduzione del personale infermieristico: dai 251 infermieri del 2012 si è passati ai 232 di oggi, per effetto delle assenze non sostituite e dei passaggi a tempo parziale non ancora compensati.

Il personale di supporto – operatori socio-sanitari – è calato di sei unità rispetto allo scorso anno (da 87 a 81), mentre il numero delle ostetriche si è ridotto da 25 a 20. Fp-Cgil, Cisl Funzione pubblica, Uil-Fpl e Fials hanno chiesto un incontro urgente al cda dell’ospedale per un confronto finalizzato a trovare possibili soluzioni alle istanze dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali si dicono consapevoli dei limiti di risorse dovuti ai pesanti tagli che a livello nazionale hanno colpito la sanità, ma ritengono che la razionalizzazione dei costi possa avvenire su altri fronti, non certo diminuendo il personale addetto all’assistenza.

Sassuolo, 15 maggio 2013

STATO DI AGITAZIONE DIPENDENTI OSPEDALE SASSUOLO SPA. PRESIDIO LUNEDÌ 20 MAGGIO ORE 11-14 C/O INGRESSO OSPEDALE

Proclamato dai sindacati della Sanità Cgil Cisl Uil e Fials assieme ai delegati sindacali, lo stato di agitazione di tutti i dipendenti dell’Ospedale di Sassuolo area comparto – infermieri, ostetriche, tecnici, operatori socio sanitari, amministrativi, ecc… – per protestare contro l’indisponibilità aziendale ad affrontare i problemi relativi a gravi carenze del personale, ad orari e organizzazione del lavoro che, insieme a carichi di lavoro divenuti eccessivi, stanno già mettendo in discussione la qualità e il volume delle  risposte ai cittadini. Ciò significa che i lavoratori dell’Ospedale si potranno astenere dalle prestazioni straordinarie e da tutte le attività che non sono considerate indispensabili a garantire i livelli essenziali di assistenza.

Lo stato di agitazione, già comunicato al Prefetto di Modena nel tentativo di conciliazione che si è tenuto oggi, dopo una lunga trattativa durata mesi e sfociata nella interruzione delle relazioni sindacali, sarà accompagnato da un presidio di protesta  lunedì 20 maggio 2013 dalle ore 11 alle ore 14 davanti all’ingresso principale dell’Ospedale (via Ruini, 2).

I giornalisti sono invitati al presidio durante il quale, lavoratori e sindacalisti, saranno a disposizione  della stampa per fornire le informazioni relative alle motivazioni dell’azione di protesta.

I sindacati denunciano in particolare la riduzione del personale infermieristico: dai 251 infermieri del 2012 si è passati ai 232 di oggi, per effetto delle assenze non sostituite e dei passaggi a tempo parziale non ancora compensati. Il personale di supporto, operatori socio sanitari calano rispetto allo stesso anno e passano da 87 a 81, mentre le ostetriche da 25  si riducono a 20.

Per garantire i servizi ai cittadini, il personale in forza è costretto a straordinari massicci, oltre 16.000 ore di lavoro straordinario fatte nel 2012! Questo strumento è diventato un normale fattore di programmazione senza il quale dovrebbero essere chiusi dei servizi.

L’Azienda inoltre  non ha riconosciuto l’intero pagamento delle ore  di straordinario svolte nello scorso anno.

A questo dobbiamo aggiungere un bagaglio di ferie arretrate che si attesta sulle 1.350 giornate.

Spesso non viene rispettata la pausa per il recupero psico-fisico di 11 ore tra un turno e l’altro di lavoro (previsto dal decreto legge n.66/2003, art.7 e dal CCNL), ma ancora più grave è la riduzione delle presenze in servizio in molti reparti (anziché 2 infermieri per turno, la norma è ormai 1 infermiere ed 1 OSS) con rischi di non poter più garantire adeguate prestazioni ai ricoverati, specialmente nei turni notturni di alcuni reparti.

Le Organizzazioni Sindacali sono consapevoli che i pesanti tagli al Servizio Sanitario Nazionale (dovuti ai tagli lineari lasciati in eredità  dai precedenti governi che abbattono il bilancio della sanità regionale 2013 di 260 milioni di euro) hanno prodotto un peggioramento delle condizioni di lavoro  e dei servizi, ma riteniamo che tutto ciò non sia sufficiente a spiegare la difficoltà di Bilancio in cui si trova oggi questa importante struttura sanitaria. I sindacalisti sono convinti  che sia  altrettanto indispensabile mettere mano all’organizzazione del lavoro, definendo nuovi modelli assistenziali che coinvolgano nella programmazione delle attività i professionisti. Oggi i sindacati registrano invece un’azione unilaterale dell’Azienda improntata all’utilizzo di una flessibilità estrema degli operatori, senza la necessaria formazione degli stessi, e con rischi per la sicurezza degli lavoratori e dei pazienti.

Fp/Cgil CISL/Fpl Uil/Fpl e Fials chiedono innanzitutto che sia ripristinata con urgenza la consistenza organica (che dovrebbe prevedere almeno 480 addetti) con nuove assunzioni anche per garantire il diritto alle ferie estive a tutti i lavoratori e che si apra  al più presto un  serio confronto sull’organizzazione del lavoro.

 

Fp/Cgil    CISL/Fpl     Uil/Fpl     Fials       Modena

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