28 Mag 2013
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato uno studio sull’accoglienza temporanea dei minori stranieri in Italia nel 2013. Il documento mette in evidenza l’esperienza italiana dei programmi solidaristici di accoglienza temporanea dei minori stranieri, attraverso uno sguardo d’insieme sui dati caratterizzanti il fenomeno.
di Arturo Ghinelli
I programmi solidaristici di accoglienza temporanea di minori stranieri in Italia prevedono l’accoglienza e l’ospitalità per periodi determinati (massimo 120 giorni nell’anno solare) di bambini e adolescenti stranieri in situazioni di difficoltà. Il fenomeno ha avuto inizio più di 25 anni fa. In seguito al disastro di Chernobyl, la comunità internazionale si mobilitò in diverso modo per assistere la popolazione colpita, e in Italia uno degli interventi più significativi fu l’organizzazione di soggiorni terapeutici temporanei in luoghinon contaminati per i bambini residenti nelle zone maggiormente colpite (Bielorussia e Ucraina). Ha preso così avvio un’esperienza di solidarietà internazionale nella quale le famiglieitaliane hanno mostrato un impegno e una costanza che non ha riscontro in altri paesi europei.Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato uno studio sull’accoglienza temporanea dei minori stranieri in Italia nel 2013. Il documento mette in evidenza l’esperienza italiana dei programmi solidaristici di accoglienza temporanea dei minori stranieri, attraverso uno sguardo d’insieme sui dati caratterizzanti il fenomeno.
Attualmente, gran parte delle famiglie italiane non solo sostengono i minori attraverso l’ospitalità, ma li seguono durante tutto l’anno anche nel paese di origine. Nel corso dell’anno 2012 hanno fatto ingresso in Italia più di 20.000 minori, all’interno di 1.108 progetti presentati da 204 associazioni. La cittadinanza più rilevante è quella bielorussa, seguita dall’Ucraina e dalla Bosnia-Erzegovina. Circa 140 minori hanno invece fatto ingresso in Italia nel contesto di progetti individuali di accoglienza, presentati da altrettanti nuclei familiari.
Con il D.L. n. 95/2012, convertito con modificazioni nella L. n. 135/2012, il Comitato per i Minori Stranieri ha cessato le proprie funzioni e le attività da esso svolte sono state trasferite alla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione. Ai sensi del D.P.C.M. n. 535/1999, quindi, la Direzione Generale è attualmente competente con riferimento alla valutazione e all’approvazione dei programmi solidaristici, al censimento dei minori accolti e alla vigilanza sulle modalità del soggiorno.
Al fine di svolgere al meglio i compiti ad essa attribuiti, anche in considerazione delle recenti modifiche normative e dell’esperienza maturata, con Decreto del 19/03/2013 il Direttore Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione ha adottato le Linee Guida che stabiliscono i criteri di valutazione e le modalità delle richieste per l’ingresso ed il soggiorno in Italia dei minori stranieri accolti nell’ambito dei programmi solidaristici di accoglienza. L’8,7% dei ragazzi sono stati accolti da associazioni e famiglie dell’Emilia –Romagna.
A Modena questa attività è svolta dalla Polisportiva G.Pini che dall’8/12 al 3/01/14 affiderà alle famiglie affidatarie 30 bambini provenienti da una scuola elementare di Chernobyl. Prima del soggiorno in famiglia I bambini faranno, come ogni anno, un salutare soggiorno a Milano Marittima.
http://sociale.regione.emilia-romagna.it/news/accoglienza-temporanea-dei-minori-stranieri-in-italia