23 Mar 2009 immigrati, immigrazione,
Con la firma del presidente del Consiglio il 20 marzo è arrivato il via libera al decreto flussi 2009, del quale ora bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il decreto flussi 2009 riguarderà solo i lavoratori stagionali. Il Governo accoglie così un ordine del giorno della Lega Nord, proposto in occasione della discussione sul decreto sicurezza al Senato, che propone di sospendere per due anni i flussi di ingresso data la crisi economica in atto.
Sono 80.000 gli stagionali autorizzati all’ingresso per lavori in agricoltura e nel turismo. Potranno rimanere da 20 giorni a 9 mesi.
Le quote dovranno essere ripartite tre le Regioni e le Province autonome a cura del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.
Riguardano:
a) i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina;
b) i lavoratori subordinati stagionali non comunitari dei seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto;
c) i cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso per lavoro subordinato stagionale negli anni 2006, 2007 e 2008.
Il Governo era in forte ritardo nelle attribuzioni delle quote per lavoro stagionale. Contro questo ritardo avevano ripetutamente protestato le organizzazioni imprenditoriali dei settori produttivi interessati.