14 Ott 2013
di Ciro Spagnulo
Cinico e meschino. Non si può definire altrimenti il ragionamento con cui Grillo e Casaleggio hanno sconfessato i due senatori del Movimento Cinque Stelle Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi per avere proposto in commissione Giustizia del Senato un emendamento per l’abolizione del reato di clandestinità. “Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità”, argomentano i due, “…il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico”. Cinico e meschino, per l’appunto. Con questa logica c’è da aspettarsi, dunque, che per convenienza i due siano disposti a blandire qualsiasi pulsione della maggioranza della popolazione. E’ una strada che in un recente passato, in Europa e non solo, ha portato a conseguenze disumane.