20 Nov 2013 fiom, maserati, spi,
Aggiornamento con galleria immagini e trasmissione di TRC
COMUNICATO STAMPA
Presentazione venerdì 18 ottobre del libro “Il lavoro raccontato. Acciaierie e Maserati: due fabbriche modenesi dal dopoguerra ad oggi” a cura di Anna Maria Pedretti (Editrice Socialmente).
L’evento è alle ore 15 presso la palazzina Pucci a Modena (via Canaletto 110). Sono previsti interventi di Antonio Carpentieri presidente Circoscrizione n.2, la curatrice del libro professoressa Anna Maria Pedretti, Giancarlo Bernini ex sindacalista Fim/Cisl, Gianpiero Lazzaretti ex operatore della Medicina del lavoro della Ausl, lo storico Giuliano Muzzioli e Donato Pivanti ex segretario della Cgil Modena.
In alternanza agli interventi è previsto un reading musicale con un ospite d’eccezione, il bassista rock modenese Rigo Righetti che insieme a Francesco Bombarda alla chitarra, accompagneranno le letture di Marco Bombarda, presentate da Ivana Taverni.
Marco e Francesco Bombarda sono rispettivamente, figlio e nipote di Francesco Bombarda, e Ivana Taverni è figlia di Carlo Taverni. Francesco Bombarda e Carlo Taverni sono due dei 12 operai morti dal 1937 al 1972 alle Acciarie-Ferriere di Modena, un ambiente di lavoro molto pericoloso per la salute e l’incolumità dei lavoratori, che pure rappresentava per molti di loro l’occasione di emancipazione e progresso per sé e per la propria famiglia.
Le storie di Francesco e Carlo e di tutti i lavoratori che dal dopoguerra ad oggi sono stati protagonisti della storia delle due aziende modenesi Acciaierie-Ferriere e Maserati, sono raccontate nel volume curato dalla professoressa Anna Maria Pedretti.
“Il lavoro raccontato. Acciaierie e Maserati: due fabbriche modenesi dal dopoguerra ad oggi” è costituito in larga parte da interviste o memorie di lavoratori delle ex Acciaierie Ferriere e della Maserati, e nasce dal desiderio di tenere viva la memoria di due importanti realtà produttive del quartiere Sacca-Crocetta (uno dei primi quartieri industriali di Modena), di coloro che vi lavorarono e di chi purtroppo fu vittima di incidenti mortali sul lavoro.
La ricerca, le numerose interviste e i racconti raccolti da un gruppo di volontari pensionati (preparati a loro volta sulla tecnica dell’intervista da Anna Maria Pedretti), nascono da un progetto promosso dalla Lega Spi/Cgil Crocetta, insieme alle organizzazioni sindacali dei pensionati Spi/Cgil, Fnp/Cisl, Uilp/Uil, dei sindacati metalmeccanici Fiom/Cgil, Fim/Cisl e Uilm/Uil, con il contributo della Circoscrizione n.2 di Modena.
Sono 30 le testimonianze riportate nel libro, e oltre a quelle di lavoratori e famigliari, ci sono anche quelle dei lavoratori della Maserati, di sindacalisti e delegati di fabbrica, dirigenti della Camera di Commercio e imprenditori, amministratori pubblici come Germano Bulgarelli, sindaco di Modena dal 1972 al 1980, ex operatori della medicina preventiva e del lavoro dell’Ausl di Modena che proprio in Maserati muove i suoi primi passi negli anni Settanta.
La scelta di ricordare la storia di queste due aziende, Acciaierie Ferriere e Maserati, è stata fatta non solo per la comune proprietà iniziale, quella della famiglia Orsi che ha segnato anche periodi drammatici nella storia delle relazioni sindacali di Modena, ma anche perché entrambe le aziende hanno conosciuto inizialmente il ruolo delle Partecipazioni Statali, e sono state poi vendute a imprenditori privati.
Sono fabbriche diverse in modo significativo per le condizioni di lavoro, di professionalità e per la contrattazione aziendale, ma entrambe simbolo dell’industrializzazione della città di Modena e del quartiere Sacca-Crocetta.
Una storia che finisce nel 1984 per Acciaierie Ferriere, definitivamente chiusa in quell’anno; oggi in quell’area si è realizzato un centro residenziale. Una storia che continua ancora oggi quella di Maserati, passata al Gruppo Fiat, anche se incertezze rimangono sul suo futuro a Modena e su quello del polo delle auto sportive di alto livello.
Ma se un insegnamento si può trarre dal lavoro di ricerca basato sul metodo autobiografico curato dalla professoressa Pedretti è proprio quello di salvaguardare e tramandare il cuore di queste due aziende, patrimonio della cultura del lavoro modenese, della capacità di ricerca, progettazione, sperimentazione e produzione dell’industria metalmeccanica modenese e italiana.
Anna Maria Pedretti ha insegnato nella scuola media e in corsi per lavoratori-studenti. È esperta di metodologie autobiografiche ed è diplomata alla Scuola biennale della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (Arezzo). Fa parte del Coordinamento nazionale della LUA e tiene corsi di formazione e laboratori di scrittura autobiografica. Collabora al Progetto Memoria dello Spi/Cgil.
Modena, 15 ottobre 2013
- Locandina e comunicato stampa (15/10/2013)
- Galleria foto della presentazione del libro (18/10/2013)
Trasmissione di TRC (20/11/2013)
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