22 Ott 2013 filt, mobilitazione,
Carpi, 22 ottobre 2013
Sono rimasti senza il Tfr e lo scarica barile senza fine, fra committente ed ex appaltatori, impedisce di trovare una soluzione ai loro crediti.
Succede nel cambio di appalto dei servizi di logistica e facchinaggio all’interno della Chimar di Carpi, primaria azienda del settore logistica/imballaggi con molteplici stabilimenti nel carpigiano e fuori regione.
Circa una cinquantina di facchini, impiegati da anni negli appalti presso l’azienda, hanno vissuto nei mesi scorsi l’ennesimo cambio di appalto, passando prima dalle cooperative Diemme Servizi Soc, Cop e Nordica Soc. Cop a Rework, poi nuovamente da Rework a GTO Soc. Cop.
Nel penultimo passaggio di appalto, il TFR non è stato erogato ai lavoratori. Dall’inizio dell’agosto scorso il sindacato Filt/Cgil ha intavolato una trattativa coinvolgendo direttamente la committente Chimar per richiamarla ai suoi obblighi solidali nei confronti dei crediti dei lavoratori.
Dopo diversi incontri e ipotesi di soluzione della controversia, sembrava raggiunto l’accordo per il pagamento dei crediti. Ma ad oggi non si è concretizzato ancora nessun pagamento.
“I lavoratori sono esasperati dall’ennesimo cambio di appalto che li ha coinvolti in questi anni – afferma Cesare Galantini della Filt/Cgil di Modena – nonostante abbiano continuativamente lavorato sempre presso lo stesso committente. E ora si vedono negati i loro diritti”.
La Filt/Cgil chiede che si giunga velocemente ad una soluzione della vicenda, mettendo fine all’insostenibile scarica barile tra committente ed ex cooperative appaltatrici. In una situazione come questa gli unici ad essere penalizzati sono sempre i lavoratori!
La Filt/Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori che potrà concretizzarsi già nelle prossime ore con iniziative di mobilitazione.