30 Ott 2013 presidio,
Nei giorni scorsi il senatore del Partito Democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama, e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini hanno proposto un piano di ammissione umanitaria in quattro punti da sottoporre per evitare le stragi in mare di profughi e richiedenti asilo.
L’Italia si impegna affinché l’Unione europea “applichi quanto previsto in caso di ‘afflusso massiccio di sfollati’ nella Ue, vale a dire la concessione della protezione temporanea di un anno rinnovabile definendo quote di accoglienza per ciascuno Stato Membro”.“Occorre realizzare presidi internazionali, creando le condizioni necessarie, nei Paesi rivieraschi della sponda sud del Mediterraneo e nei luoghi di partenza dei trafficanti di esseri umani, per l’avvio – si legge nel secondo punto – della procedura di concessione della protezione temporanea. I presidi vanno realizzati dalla stessa Ue d’intesa con le organizzazioni internazionali e le associazioni umanitarie, utilizzando tra l’altro, le risorse comunitarie destinate alla protezione civile”.
“Infine il trasferimento con mezzi legali e sicuri dal presidio internazionale al paese di destinazione, definito tenendo conto, tra l’altro, dal regolamento Dublino III in merito all’eventuale presenza di familiari, deve rientrare in un progetto coordinato europeo di ‘Ammissione Umanitaria’ con il coinvolgimento di tutti gli Stati Membri, rafforzando le risorse del Fondo europeo per i rifugiati. Il beneficio della misura di protezione temporanea non precluderebbe la presentazione della domanda per il riconoscimento dello status di rifugiato nei singoli Paesi”.
“Esiste una struttura dell’Ue, il Servizio europeo per l’azione esterna, che può rappresentare il cuore di questa attività unitamente alla rete diplomatica dei Paesi europei ed alle organizzazioni umanitarie”, ha detto Manconi. “Chi ha necessità di protezione si rivolge a queste strutture e può ottenere un visto temporaneo che può consentire viaggi incruenti e legali in luogo di quelli letali ed illegali che portano le stragi nel Mediterraneo”.
Manconi ha precisato come questo sia previsto dalla direttiva Ue del 2001 che prevede l’equilibrata distribuzione nei Paesi europei di chi chiede protezione internazionale secondo le diverse articolazioni previste per le differenti figure. E’ realizzabile – ha affermato – ci sono anche le risorse economiche necessarie, ci vuole però la volontà comune”