ANCORA DIRITTI NEGATI NELLE SCUOLE BOLOGNESI /L’ASGI ricorda che l’istruzione scolastica e’ un diritto-dovere di tutti

13 Gen 2014

 

Con un comunicato l’A.S.G.I (Associazione Studi Giuridici per l’Immigrazione) denuncia la gravità del comportamento delle Istituzioni scolastiche di Bologna che, come risulta da notizie diffuse dai media, rifiutano l’iscrizione alla scuola dell’obbligo di giovani stranieri arrivati in Italia.

La vicenda comincia nell’aprile scorso quando i genitori tentano di iscrivere alla scuola media il proprio figlio arrivato in Italia attraverso il ricongiungimento familiare: viene loro risposto verbalmente che le classi sono complete e la richiesta di iscrizione non viene protocollata. Stessa cosa anche in un altro istituto. A novembre i docenti di una scuola di italiano pomeridiana per migranti frequentata dal ragazzino, si rendono conto che non va a scuola la mattina .

L’A.S.G.I ricorda che l’istruzione scolastica è un diritto-dovere di tutti, senza distinzioni di nazionalità o di condizione sociale, come previsto dall’art. 34 della Costituzione e garantito dall’art. 38 del TU immigrazione d.lgs. 286/98 e dall’art. 45 d.p.r. 394/99, che precisa che l’iscrizione scolastica “può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico”. Pertanto le Direzioni scolastiche non solo non sono legittimate a rifiutare l’iscrizione adducendo l’incapienza delle classi, ma sono tenute a predisporre tutte le misure necessarie per garantire l’effettivo esercizio del diritto all’istruzione.

Il grave episodio riportato dai mass media – che sembra ora risolto, ma solo successivamente all’interesse suscitato dai media locali- si inserisce in una realtà diffusa, nella quale il rifiuto di istruzione per i minori stranieri arrivati per ricongiungersi alle famiglie e la creazione di classi “speciali” per stranieri (come avvenuto per le scuole bolognesi Besta) dimostrano l’incapacità delle Istituzioni pubbliche di adeguare la propria organizzazione alla realtà migratoria, negando un diritto fondamentale della persona. Comportamento discriminatorio e riprovevole, che contraddice la pretesa dello Stato di imporre l’obbligo scolastico alle famiglie straniere quale condizione per il superamento dell’Accordo di integrazione, senza il quale gli stranieri non possono conservare il permesso di soggiorno.

La richiesta di scolarizzazione non è certamente un fenomeno improvviso ed improvvisato, ma il frutto di ricongiungimenti familiari che durano svariati mesi, durante i quali le varie Istituzioni hanno la possibilità di conoscere l’esatta entità dei nuovi arrivi e conseguentemente hanno tutti gli elementi per organizzare il sistema scolastico in maniera tale da potere accogliere tutte le richieste di iscrizione scolastica.

ASGI chiede, pertanto, alle Istituzioni scolastiche di predisporre urgentemente tutte le misure necessarie per garantire immediatamente ai minori stranieri il diritto all’istruzione, coordinandosi, a tal fine, con le altre Istituzioni (Comune, Provincia, Regione, Sportello Unico per l’Immigrazione).

Nessuna scusante è ammissibile ed il rifiuto di iscrizione comporta un’omissione di atti d’ufficio. (Fonte: Asgi)

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